Fatacarabina

Fatacarabina

martedì 31 marzo 2009

Munnezza

Non ricordo più chi ( e non si arrabbi per la dimenticanza) alcuni giorni fa su friendfeed diceva che gli amori non condivisi finiscono diritti nella munnezza. Una sentenza senza appello, che mi ha lasciato l'amaro in bocca. Perché gli affetti, uso un termine più vasto per farmi capire meglio, a mio avviso dentro un cassonetto non ci dovrebbero mai stare. Sono comunque reali e per questo importanti, anche se non baciati dalla magia della condivisione. Ci vorrebbe un posto diverso per gli affetti non condivisi, non certo il cassonetto, mi sono detta.
E così mi chiedevo dove poteva finire tutto quell'amore che si è sentito dire di no o che non era utile, o quell'affetto tra persone che magari è l'anticamera dell'amore o dell'amicizia, ma che non viene capito o cade nelle incertezze e non si alza subito dalla pozzanghera o che sbaglia l'approccio ma non la sostanza.
Volere bene in solitaria credo sia uno dei sentimenti più difficili da provare sulla propria pelle. Ti lascia tanta incertezza e solitudine, dentro, proprio perché il principio dell'amore ( per un uomo o una donna, un amico o una amica) è la condivisione. E quindi se vuoi bene solo tu, il tuo bene vale meno? Se ami solo tu, il tuo amore all'improvviso diventa niente? Non voglio pensarlo, perché vorrebbe dire che il nostro cervello, in secoli di affetti orfani, avrebbe dovuto metterci in guardia subito, magari ordinandoci di lasciar perdere alla prima avvisaglia di fallimento. E invece molti di noi continuano ad amare e a fallire.
E tutto questo affetto non si spegne con un click. Non basta un no a farti cambiar idea.
I sentimenti, semplicemente, finisci con il tenerteli per te, perché sono all'improvviso soli oppure non hanno mai potuto esprimersi o l'hanno fatto decisamente male. Prima cerchi di farti capire, poi passi al cilicio personale, ed infine resti lì con questo carico da novanta, inespresso.
Ecco, più ci penso mi convinco che piuttosto che il cassonetto per questi amori orfani servirebbe un giardino dove portarli a correre, finalmente liberi di esprimersi come vogliono. Così che chi non li ha voluti, magari, possa spiarli da lontano e ridere di tanta energia. Oppure possano starsene con altri, loro simili, non certo per crear la casta dei falliti, ma per quattro chiacchiere tra simili. O possano imparare ad esprimersi in altri modi.
Orfani , certo, ma mai inutili.

10 commenti:

Unknown ha detto...

questo post mi tocca molto sul personale. perciò ti ringrazio. qualche lacrima ce la spendo però grazie.

fatacarabina ha detto...

Ma io non volevo @sid farti scendere una lacrima, adesso la faccio anche io.

rael is real ha detto...

sì, tocca, ha toccato anche me.
grazie.

Zu ha detto...

Sono volute d'incenso che l'anima respira, voluttà d'intenso cui il cuore aspira, gemme d'immenso e non raggiri, purché non si spiri per troppi sospiri.

fatacarabina ha detto...

Ciao Rael, ciao Zu
ben arrivati qui

john ha detto...

Diciamo che sono sentimenti che ricordi con meno piacere però ne vado anche fiero perchè "è meglio aver perso in amore che non aver mai amato"

fatacarabina ha detto...

Li ricordi con meno piacere @john perché sono soli e quindi fan male

fiorella ha detto...

Mah , recentemente ho messo in discussione il "meglio aver amato e perduto che non aver mai amato " . A volte non c'è proprio proporzione tra le emozioni positive e la distruzione dell'equilibrio che queste portano . No , per me , no . Per me sarebbe stato meglio , non averli avuti addosso certi amori . Comunque il post è veramente molto bello . Complimenti davvero :))

john ha detto...

Carlo Molinaro ha detto...

Mi piace questa idea del giardino. L'amore quando arriva arriva, non può prendere cautele preventive. A me succede ancora di innamorarmi pur sapendo che essere contraccambiato è fortemente improbabile (e se fossi lucido direi quasi impossibile - ma da innamorati si è più splendenti che lucidi). Per fortuna non sempre - se no ci sarebbe il rischio di una perversione: forse c'è anche chi ha paura di essere ricambiato - no, io amo che l'amore sia ricambiato, è naturale, e per fortuna accade che lo sia. Ma accade anche che non lo sia: e questo amore spaiato, incompiuto, deve avere il suo giardino, sì. E poi ci sono anche gli amori "Non più" ricambiati, quelli a cui l'altro ha messo la parola fine. Una mancanza diversa, ma sempre una mancanza. Ci vuole un giardino anche per loro. Ciao!

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