Fatacarabina

Fatacarabina

venerdì 30 novembre 2012

risvegli

Alle sette suona il telefono, c'è un sit-in davanti ad una scuola.
Poi riprendo a dormire.
Poi suonano al campanello, è la postina.
Poi suona skype, un amico al mio panf panf chiede se sono sul tapis roulant
e io invece sto aprendo il pacchetto e c'è tap roul.
Apro una pagina a caso e leggo:

l'opera deve avere il sapore acre e selvatico della libertà totale

dovremmo abbracciarci più spesso sotto la luna e  avere il coraggio di esprimere desideri

gli orsetti gommosi haribo sanno di figa (...)


Buongiorno

giovedì 29 novembre 2012

mercoledì 28 novembre 2012

Evoluzioni della specie

"Mi sono fatta il fidanzato".
Ci sono donne che lo dicono, lo giuro, le ho sentite. Pensavo fosse una delle tante forme dialettali diventate parlata comune, per darsi un tono.
C'è davvero chi pensa che se l'amore o almeno una bella passione erotica non ce l'ha perché non gli capita, la crea. Facile , come farsi un maglione coi ferri di mamma.
Al  massimo ci si prepara, pensa, si studia, come se fosse un corso di decoupage, quella cosa che impari a rivestire di carta cose vecchie e brutte e se hai buon gusto ti vengono fuori cose belle.

Con l'uomo, pensano queste signore, è uguale: puntano uno per strada, in ufficio, meglio ancora su un social network, perché in chat si fa presto ad abbattere il muro della diffidenza, lo studiano un attimino, e decidono che lui è il loro fidanzato, se lo immaginano come vogliono e si comportano  di conseguenza, come se fossero, loro,  la di lui fidanzata.
Visto che poi lui è sicuramente gentile e lascia un pochino fare, la bella signora decisa va di  ammiccamenti, inviti sessuali, che tutti possono vedere, addirittura scenate di gelosia e appostamenti alle di lui amiche, quelle che con lui hanno mangiato spesso pane e salame, insinuando dubbi su tresche novembrine. Ecco, la bella signora si è fatta il fidanzato.
Tutto suo, come un casereccio Big Jim, solo che manco sa che profumo hanno le sue ascelle e se si depila sotto. Non lo sa perché non l'ha mai frequentato, perché l'interesse non è tanto nel rapporto quanto nella tensione erotica, forse. Boh, io non lo so.
La bella signora dell'autoproduzione vive la sua storia a distanza riempiendola di contenuti, i suoi desideri, e  quando lui decide di cambiare identità per porre fine alla sua persecuzione, sistema tutto con le amiche, dandosi un tono. Sistema il ciuffo e racconta in giro.
"Eh sì! Mi ero fatta il fidanzato ma lui mi ha  deluso profondamente, calpestando il mio amore".



martedì 27 novembre 2012

il bello del blog

Fai e disfi, ti può anche partire uno sfogo, lo scrivi, tanto chi legge?
Poi passato il fastidio, cancelli. E se qualcuno legge mica pensa chissà che, che siamo tutti estranei in fondo, no? E tutto è a posto. L'armonia dopo un vaffanculo, alchimia perfetta :)

lunedì 26 novembre 2012

Come li capisco a volte gli uomini...

Sono una che prova vergogna.
Assisto allo show di estranee che so perfettamente dove vogliono andare a parare, alzo argini contro le loro attenzioni che so essere figlie esclusive della voglia di dire, mollarmi davanti alla faccia quella cosa che ho intuito ma non mi interessa sapere, che non è certo uno sfogo il segnale di una amicizia, lo è la confidenza dettata dal cuore, dalla stima e dalla fiducia, non la smania di trovare una sponda. E se ti sfoghi in quel contesto ha senso, sennò no.
Non si è manco complici, senza confidenza.
No.
Finisce che ascolto, dico che non capisco, mi sento dire ti aiuto e io rispondo, no grazie mica ho bisogno. Ma oramai  il tappo è saltato e la sento lanciarmi lo sfogo addosso, mi scanso dicendo che non sono affari miei.
No, non lo sono.
Poi mi vergogno, che mi hanno buttato addosso pezzi di vita che non volevo sentire.
Come quando si butta la carne al cane rabbioso.
E io mi sento la carne, mica il cane rabbioso.



sabato 24 novembre 2012

Figa

Mi sono guardata allo specchio e mi sono vista bella di un bello che non avevo mai provato.
Morbida, ammiccante alla me che guardava. Un ben de dio, se si dice così.
Ho pensato a questi mesi complicati, di dubbi, di silenzi, di qualche incazzatura di troppo, di fatica a gestire sempre tutto da me. Mi sono detta che visto come sono, ora, stupenda e per dirla tutta, erotica con tutti i difetti che ho,  morbidissima, e' meglio se dico grazie a tutte quelle situazioni,  che ai miei occhi mi hanno reso proprio gnocca.

venerdì 23 novembre 2012

Ego te absolvo

Usare termini di un certo tipo, per darsi una sorta di auto-assoluzione.
Elevarsi al rango di vittime sacrificali della cattiveria altrui.
Mi rendo conto, che chi lo fa, chi li usa quei toni là, cerca una immediata consolazione, che, seppur comprensibile, nel senso che ognuno pensa come vuole, a me, che non mi assolvo manco davanti al padreterno, chiunque egli sia, mi suona sempre come la via più banale per non imparare niente .

giovedì 22 novembre 2012

Ho voglia

Ho voglia di organizzare una festa :)

Il treno


Ci sono treni che sono in orario, lo giuro, solo che sono treni sbagliati, lo sai che non ci devi salire, lo fai perché non ti hanno trattenuto sul binario. O perché sei convinto che potrai prenderne altri e magari stavolta perderli.
Poi passi il tempo del viaggio, verso casa, nello scompartimento a capire dove sta il freno d'emergenza. Non ti chiedi mai perché il capotreno ti ha fatto salire, ti chiedi solo cosa puoi fare te per scendere.
Poi arrivi a destinazione e scendi lì, lontano da dove volevi restare.
E capisci che era il treno da non prendere, quello.
E il capotreno, affaccendato nel suo lavoro,  è completamente ignaro di quel passeggero che sta lì a chiedersi perché, per una volta, un treno è arrivato in orario ed era quello sbagliato.

lunedì 19 novembre 2012

Luoghi comuni

Luoghi comuni da sfatare, una volta per tutte.

1) a moltissime donne non interessa nulla della macchina del potenziale fidanzato di turno. Nel senso che manco si ricordano il modello. Quindi perché parlarne? Stessa cosa dicasi per la busta paga: discutere di quanto si guadagna è noioso quanto un pomeriggio passato a seguire i programmi Rai. Devastante.
2) ci sono persone, che una volta che si sentono dimenticate, non provano minimamente odio o rancore. Gli spiace solo. E credo che basti.
3) ci sono persone che vogliono solo vivere serenamente assieme agli altri, senza dover per forza primeggiare. Nel senso che va bene competere, ma oziare ha il suo gran perché.
4) non è che se sei amico di una donna, questa vuole portarti a letto. Di solito se sei amico di una donna, lei non ti vuole portare a letto. Vale anche per l'uomo versus donna amica.
5) il trombamico non esiste, è solo che non si vuole ammettere che ci sveglieremmo volentieri con lui o lei la mattina dopo.
6) l'acidità degli animi va tenuta sotto controllo come il ph della pelle  e dell'urina.
7) se sei stitico, fai poca cacca, diventi nervoso e facilmente irritabile. Prendi i fermenti lattici e lascia in pace il prossimo.
8) mica tutti gli extracomunitari che vedi in giro sono degli "scampai de casa". Molti sono laureati e ne sanno più di te.
9) i famosi "cinque schei de mona in scarsea" servono ancora oggi, nell'era dell'euro. Diciamo che valgono 50 cent?
10) ricevere una lettera, di quelle di carta, scritte a mano, è una bellissima sensazione. Dovremmo farlo più spesso perché la mail non ha lo stesso effetto, coccolante. Poi dipende tanto dal contenuto, eh.

Se avete altri luoghi comuni da sfatare, io li aggiungo...


domenica 18 novembre 2012

Dna

Quando si andava da mia nonna, e le si chiedeva "Com'è?", lei rispondeva così di getto.
Spiazzante.
Poi, ricordo, il tutto finiva in una grande risata.

Oggi è successo a me mentre scorrevo il tumblr.

(mi scuserà  rispostesenzadomanda)

sabato 17 novembre 2012

Tu sei come una trottola

Provate a dirmi il nome o indicarmi una persona che in tutta la sua vita è rimasta sempre uguale.
Impossibile. Non esiste una persona così. Perché si cambia, sempre.
Magari non lo si intuisce subito, ci vuole tempo, ma poi guardando ciascuno al proprio passato, ci si rende conto che si è diventati altro, il cambiamento c'è stato.
E allora, visto che tutti siamo in cambiamento continuo, perché vogliamo imprigionare le persone in quei comportamenti che ci sono piaciuti o che abbiamo odiato?
Magari il più grande stronzo oggi è una persona adorabile.
Magari la migliore persona del mondo oggi è una merda.
Il giudizio, quindi, va sospeso?
Non lo so. Siamo troppo abituati a giudicare piuttosto che fare.

Mi ci metto in mezzo anche io, ovviamente, sia mai che mi tiro fuori, io, specie quando si parla di merda.
Si cambia, sempre. Il fatto che si speri di cambiare in meglio, è probabilmente un modo per aspirare ad esserlo, meglio. Basta? Non lo so.
Siamo fatti di cambiamento, quindi, siamo come le trottole.
Siamo anche fatti di tentativi, o come li chiama qualcuno, di errori.
Se non passi per un tentativo, non saprai mai se ce la fai o no. Cioè il successo, il cosidetto meglio (?) passa per un tentativo, che non è detto che vada a buon fine.
Il vero discrimine del meglio, allora, forse, oggi non è tanto come e quanto cambi ma quanto poco usi gli altri.
Quanta poca empatia ci metti nel capire come i tuoi comportamenti sono azioni che producono reazioni.
Quanta poca voglia hai di capire la lingua dell'altro o dell'altra che ti sta davanti.
Quanto bisogno consolatorio hai di sentirti fermo mentre giri.
Tu, centro del mondo, granitico punto fermo.

venerdì 16 novembre 2012

Sconosciuto

Ieri ho ricevuto una telefonata da un numero sconosciuto.
Ho risposto, non ha parlato nessuno.
Click. Ho rimesso il cellulare sul tavolo.
Per un secondo ho pensato che fosse qualcuno che pensavo.
Poi sono scoppiata a ridere. E mi sono rimessa a lavorare.
Che, di solito,  quando pensi qualcuno, la telefonata che arriva è quella di un call center.
Hanno imparato a chiamare da numeri sconosciuti, i call center, manco fossero amanti segreti.


martedì 13 novembre 2012

Free pasta

Quando la pazienza diventa pratica quasi fastidiosa mi scatta un moto di ribellione.
Prima ho impastato la madre in mutande. Non la ottantenne, che si poteva offendere, ma la parente giovane. E la sua pasta è finita anche sui piedi nudi.
Divertimento assicurato, pazienza free.


lunedì 12 novembre 2012

Certe donne

No, guarda, bella. Credi a me. Quello che ti porti dietro non è un moroso, è il tuo criceto in gabbietta.

sabato 10 novembre 2012

Preferisso i nemissi ai mone

Cercavo il significato di una parola veneziana, che a me piace ricordarmi le parole veneziane e riproporle, e sono incappata in questo libro dele parolasse di Dino Durante, datato 1973.
Se segui il link lo puoi leggere.

Dino Durante spiega nella prefazione che all'epoca, negli anni Settanta, intendo,  sentiva il problema farsi avanti, la scarsissima fantasia nell'espressione della parolaccia moderna. Un problema che oggi si sente ancora.
E allora lui è andato a scavare, nel vasto e fantasioso vocabolario lagunare, per una operazione che è, dice lui stesso, dettata "dall’immenso amore che provo per il nostro dialetto, il più schietto, sincero, gagliardo d’Italia, anche nelle parolacce". 




giovedì 8 novembre 2012

Incapace

Mi fanno sorridere quelle persone che non fanno che far notare gli errori degli altri.
Le loro incapacità. 
Di solito se ne stanno a braccia conserte a fare gli umarell, mentre gli altri, quelli che sbagliano, provano a fare un sacco di cose.

Sì, cantare

Ieri sera fino a tardi non avrei smesso di cantare.
Io non canto bene, non ho tecnica, ho solo un pochino di intonazione, che se una canzone mi piace me la ricordo e allora via...
A me il karaoke mai ha fatto impazzire, nei locali intendo, con le canzoni che segni sul foglietto e la gente che ti guarda. No non fa per me.
Ma se  è a casa di amici, tra cuscini e un bicchier di vino, mi ritrovo che devono strapparmi il microfono dalle mani. Uno dei miei tanti sogni era fare la corista.
Dei Pink Floyd, non di Gigietto D'Alessio.

E stanotte l'ho fatto, ho urlato i coretti per " Confortably numb".
Bellissimo.

(Anche se non assicuro sul risultato)

mercoledì 7 novembre 2012

Quesiti dell'una di notte

Domandine, così, prima di dormire, dopo aver un attimo guardato in giro.
Ecco quel che ho pensato.

1) a vederli dai social network gli italiani sono tutti preoccupati stanotte: deve vincere Obama.
Lo dicono gli italiani, che hanno fatto governare uno come Berlusconi.

2) La vicenda dello sciopero della fame dei malati di Sla ha fatto ricordare a moltissimi la difficile vita di tante persone disabili. Se ne dimenticheranno appena vedranno un parcheggio per disabili libero?

3) Scrivere un racconto utilizzando la prima persona singolare non significa che si sta facendo autobiografia. Ma tantissimi, questa cosa, non la capiscono.

4) I momenti stupidini sono fondamentali per chi ritiene importante la leggerezza. Pesante è  far notare a qualcuno che ha il momento stupidino.

5) Mi sono beccata una multa salata per una svista. Zitta, pago e passo per fessa. Cosa non mi è chiaro?

6) Perché devo essere io a cercare?

martedì 6 novembre 2012

Una piccola cosa

Dirlo, ora che non ho modo di dirlo, se non a me, è un atto divertito di coscienza libera.

Che baciare delle labbra e capire che l'unica cosa giusta era suonarci addosso, a quella pelle, tutta "Little Wing" incurante di tutto, di applausi, di pubblico, di giudizi, di commenti, perché quello che conta sei tu e lo strumento perfetto da sfiorare per produrre il suono più bello che si sia mai sentito, beh, è stato uno dei sogni più belli che ho fatto.

venerdì 2 novembre 2012

Il monologo del maiuscolo

Sai che ti dico? Che io pretendo, anzi ci metto l'odioso maiuscolo, e quindi mi  ripeto, io  PRETENDO, che sei felice.
E non voltarti e marcia diritto, passo dopo passo, vai leggiadro, dimentica ogni cosa, fai sana tabula rasa, prendi anche l'antidoto se serve.
Io PRETENDO, maiuscolo majestatis, che sei felice. 
Sennò ti mando a fare in culo per il resto dei tuoi giorni. Fai tu.
Lo PRETENDO, io, maiuscolo supremo, che te sei felice.

E non ho detto gioia

La noia è un nemico.
Ti porta a cercare ventate di novità e vaghi e cerchi e poi alla fine del vagare, capisci che attorno a te hai già un sacco di bello e vagare era inutile.
Era solo la noia a spingerti.
E torni sui tuoi passi.
Purtroppo le ventate di novità hanno spesso forma umana e loro se ne accorgono, poi, che era solo noia. 




P.s. = la regoletta è per me, gli altri possono fare come credono :)
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