Mi arriva una mail. "Guardalo, potrebbe interessarti" mi dice la
Exploradora e io ci vado a vederlo, il documentario
Il corpo delle donne.
E ci rifletto, sono tre giorni che ci rifletto.
Sono settimane che non guardo la tv, c'ho la nausea. Vedo il documentario e sono d'accordo. La tv ci offre una immagine della donna che non corrisponde affatto ai bisogni e ai desideri reali delle donne. La questione è seria, i temi in discussione sono tanti, io provo a lasciare qui alcune riflessioni. Non sono una sociologa, una psicologa, io.
Gli attuali canoni di bellezza sembrano imporci il ruolo di stuzzicatrici delle pulsioni sessuali maschili. Come se la bellezza fosse solo l'essere provocanti. E non trovasse posto la bellezza, invece, delle nostre capacità, della nostra intelligenza, del nostro essere persone che contribuiscono con i loro atti e i loro pensieri al miglioramento della società in cui viviamo.
Se sei donna sembra ci siano due sole strade per emergere. Essere bella e sexy oppure essere simile ad un uomo nella scalata alla carriera. Non sembrano esserci altre strade. Non sembra.
Una cosa che ho sempre invidiato agli uomini è la loro capacità di essere sexy, senza necessariamente essere belli. Posso dire che è lo stesso per noi donne? No, siamo noi per prime a criticare i nostri corpi, fino allo sfinimento, se non rispondono ai canoni estetici che la moda, la televisione, lo show biz ci impongono.
Al punto che rischiamo di metter da parte la bellezza del contenuto, solo per ricercare la bellezza del contenitore. L'ho fatto anche io, scrivere questo post non mi assolve.
Ci pialliamo il cervello, nella speranza di piallare fianchi e tette. Ci gonfiamo le labbra e il seno come canotti. Abbiamo crisi fortissime di identità davanti alla nostra cellulite.
Lo stare bene e in salute, con tutto questo, non c'entra assolutamente nulla.
Ho provato magliette in cui neanche a dieci anni ci entravo e mi sono ritrovata a sentirmi inadeguata perché ho un fisico troppo grande per entrarci.
Poi vedo madri di quindicenni che si vestono come sedicenni.
Mia madre quando sono nata io aveva già i capelli bianchi, e aveva 30 anni...
Ecco. Questa rincorsa ad essere sexy a tutti i costi non è solo l'immagine che emerge dalla tv. Non basta, spegnere lo schermo, per cancellarla.
Fuori ci sono donne bellissime, impegnate, intelligenti, che sperimentano. Ma non emergono, cioè non assumono il ruolo di modelli positivi, sono piuttosto delle bellissime mosche bianche. Il problema non è il modello che ci viene imposto, subdolamente, da tv e giornali. Il problema è dentro di noi.
Cosa è bellezza per noi donne? Cosa troviamo sexy ed eccitante, non per i nostri uomini o per la platea dei possibili uomini che vorremmo avere, ma per noi stesse?
Il problema è che i nostri desideri, il più delle volte restano nascosti.
O vengono cancellati.
Dalla bellezza sembra conseguire la nostra capacità o meno, di ambire ad un ruolo di potere.
E se siamo arrivati alle veline che si candidano alle Elezioni Europee, siamo proprio al culmine del problema.
Anna Magnani considerava un valore aggiunto le sue rughe, oggi una come la presidente della Confindustria non batte ciglio, anzi sorride, se la liquidano con un "sembra una velina".
Velina uguale bella, uguale desiderabile uguale scopabile uguale socialmente accettata uguale persona che ha un ruolo uguale donna.
E' questo l'unico modello femminile possibile?
No.
Io continuo a rifletterci su.
Dopo aver visto il documentario è successo che sono capitata
qui e l'immagine che ho visto mi ha colpito. Ecco, quella bionda è senza corpo ed è bellissima.
Oggi come oggi, una immagine come questa è potente, almeno io la vedo così, perché mi dice che la bellezza esce fuori solo se lo cancelli, il corpo.