Fatacarabina

Fatacarabina

giovedì 7 maggio 2009

Ah, sei tu

-Ciao.
-Ah, sei tu, che ci fai qui?
- Passavo.
- Sì e io ti devo credere, vero?
- Ti dimentichi che siamo amiche da anni. Sei maleducata a salutarmi così.
- Posso dire? Mi sarebbe piaciuto salutarti da lontano, mica rivederti qua ad alitarmi sul collo. Ci ho messo due anni a dimenticarti.
- Cavoli, che accoglienza...E io che mi sono messa anche la maglia verde acido, mi sono preparata i capelli, ho le unghie dipinte. Per festeggiare il ritorno...Che era un pezzo che non mi chiamavi, e così mi sono preoccupata.
- Te non ti preoccupi di niente, mia cara. Te arrivi sempre senza invito e mi sconquassi come fossi una barchetta di carta nel laghetto dei pesci rossi. Solo perché così tu puoi dimostrare che sei più forte di me.
- Beh, quello lo sai. Ti faccio vedere le cose come vanno viste.
-Appunto, e io invece voglio vederle a modo mio. Non perché arrivi tu a farmi trattenere il fiato.
- Scusa, ma tu hai paura. Lo sappiamo. E collezioni figuracce...lasciatelo dire.
- Certo che ho paura, ma preferisco non aver a che fare con te. Tu mi fai trattenere il fiato e nascondermi.
- Se hai paura è perché sai perfettamente che sei una debole. E questo non è bene.
Ti aiuto a infilarti il cappuccio,così puoi battere i denti senza che nessuno ti veda. Che lo sai che battere i denti non è cosa che va bene.
- Non è di moda insomma aver paura?
- No, assolutamente.
- E la questione è che gli altri, la gente, può pensar male di me.
- Ovvio, l'importante è l'impressione. L'immagine che si offre di sé deve essere vincente. Per tranquillizzare. Sorridere, essere vincenti, rasserenare.
Lo sai fare da sola? Noooooo.
- Invece io so fare cose che tu non sapresti mai fare.
- Bella questa, sentiamo...
- Io so abbracciare. Ma non un abbraccio di quelli secchi, cara. Io quando abbraccio, cingo e scaldo. Tu questo lo sai fare?
- Io, ehm, ...non mi ha mai abbracciato nessuno. E si stropicciano i vestiti.
- Beh, per quello io non sono mai stirata. Ma sono una abbracciata.
Anche se ho paura. Come la mettiamo? Anzi, vuoi che proviamo, io e te? Non ci vede nessuno.
- Ehm, non so.
- Dai, ci proviamo. Lasciami fare.Ecco, ti sto abbracciando. Togli quel cappuccio che nascondi dietro la schiena. Via, buttalo via. Non mi serve per abbracciarti.
- Ok, lo butto. E sto ferma.
- Sì e adesso allarga le braccia pure tu. E stringimi.
- Va bene.
- Come ti senti?
- Calda e stropicciata.
- Non sei alla moda, eh!
- Oddio, non raccontarlo a nessuno, per favore.
- Va bene, adesso smetto.
- No, per favore. Restiamo così ancora un attimo.
- Ci prendi gusto, maledetta ?
- No, è che mi sento sola.
- Capita anche a me, non preoccuparti. Poi passa.

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