Stanotte ho sognato che comunicavo con il mondo attraverso dei post-it. Poche righe, su foglietti gialli e rosa, lasciati sui comodini al mattino delle persone a cui voglio bene. Frasi strane, quasi delle parole al vento.
Le scrivevo dopo esser salita su una bilancia che non calcolava il peso del mio corpo ma quello della mia anima. Una bilancia che non funzionava misurando i chili, ma abbracci e sorrisi.
E dopo ogni pesata andavo a lasciare un foglietto alla prima persona che mi appariva nei pensieri.
Per il resto, silenzio.
C'erano alcune frasi nei biglietti, che mi sono rimaste stampate in testa. Ma non le scrivo.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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3 commenti:
però te le sei scritte da qualche parte vero? che magari, un giorno, ti vien voglia di dirgliele a quelle persone lì e gliele dici :)
Che strano giochi fa la mente.
E' come con i sognio ricorrenti, io ne facevo spesso uno...chissà cosa abbiamo in sospeso...
:))))
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