Fatacarabina

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lunedì 4 maggio 2009

Di notte nell'orto storto




Ho dormito stanotte, come non dormivo da mesi, col sonno stanco dei bambini, in una casa non mia, in un letto non mio e troppo piccolo, ma col sorriso.
E il ricordo di un plaid che mi ha protetto dall'umidità della sera, dopo una cena davanti al fuoco del caminetto, ed una passeggiata a mezzanotte dentro l'orto storto, per "bagnarlo" con un prosecco e augurargli lunga vita ed una caccia improvvisa, armati di pila, per acchiappare le lumache che ci stanno mangiando tutti i cavoli.
La festa dell'orto storto è riuscita, i bambini si sono divertiti, io ho al solito ballato troppo, ho rimediato il secchio di acqua gelida in testa a metà pomeriggio ( ma mi ero premunita con un cambio di abiti al seguito), Leda la lupa alla fine è risultata l'unica ubriaca del gruppo dei 30. E' avanzata carne e Leda ha il pasto assicurato per una settimana. Cantando Frank Sinatra stavolta non ho perso la voce e comunque c'era un plaid a salvarmi dall'umido della notte. E la melissa cresce che è un piacere, come le patate e le melanzane.
E' andata, adesso sono di nuovo a casa. Cambio d'abiti e via al lavoro. Col sorriso. Ed un dubbio...la lotta contro le "imeghe" quanto andrà avanti?

5 commenti:

Unknown ha detto...

mi piace l'Orto Storto! :)

chiaratiz ha detto...

ma perché è storto l'orto storto?

Anonimo ha detto...

i plaid sano essere magici
:)

fatacarabina ha detto...

L'orto storto si chiama così perché noi che lo curiamo siamo tutti storti :) E poi le gombine sono un pochino storte...

giardigno65 ha detto...

e non si raddrizza

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