Fatacarabina

Fatacarabina

mercoledì 28 gennaio 2009

Una alternativa c'è

Ci sono giorni che arrivo a casa tardi e sono così stanca che non riesco a dormire. E allora per conciliar il sonno, che è bastardo e non vuole concedersi come spesso fanno certi uomini che sanno di esser fondamentali e fanno i preziosi, mi metto a pensare. Non conto le pecorelle perché non mi diverto se non corro anche io a far i saltini. E allora mi metto a pensare cosa potrei essere se non fossi quel che oggi sono. E il bello è che scopro che strade davanti ne ho aperte moltissime, è solo il timore di camminarci sopra che mi tiene ferma dal provarci.
Ieri sera mentre lasciavo vagare il cervello ho pensato che potrei aprire una libreria dove si vendono libri e si beve vino, dove la gente arriva e si fa una "ombra" di rosso mentre cerca il libro che vuole comperare. Dove gli amici scrittori e poeti possono venire a creare o a presentare i loro lavori. Dove si organizzano risotti a mezzanotte e se si ha voglia si fanno anche quattro salti, perché ballare fa bene ( e poi a me piace).
Pensavo ad una libreria ma anche ad un centro per i professionisti stressati, con le stanzette dove schiacciare un pisolino durante la pausa pranzo. Un bel bar per un pasto veloce ma anche altre stanze, dove sfogarsi o rilassarsi. Una bella sala tutta avvolta da materassi dove spaccare qualsiasi cosa si voglia oppure una dove star a farsi massaggiare i muscoli della faccia con la risatoterapia.
Ho pensato poi che potrei andar a far la fruttivendola e vendere patate che, come dice la pubblicità fanno diventare più intelligenti, ma anche fragole e ciliegie. Da far assaggiare ai bei signori che vengono a far le spese, senza la consorte, regalando loro anche un sorriso. Che non guasta mai. Fruttivendola, sì, ma con charme, insomma.
E poi ho immaginato di andare a far la clown in ospedale, che quello mi riuscirebbe bene, visto che sono già una pagliaccia tutti i giorni e ridere mi diverte.
Un altro lavoro che potrei fare, quello che vorrei più di tutto fare, è quello di scrivere, vivere per scrivere. E' un desiderio di quelli grossi, che sul comodino mica ci stanno, ma il sentiero che ho davanti è decisamente dissestato: conta soprattutto la mia capacità. E su questo fronte ho tutto da dimostrare a me stessa. E a quel punto ho vacillato un pochino, pensando che ho anche il conto corrente praticamente a secco. E vabbé...
Alla fine mi sono addormentata comunque con il sorriso, perché so che potrei essere altro da quello che sono oggi. E avere una alternativa è sempre consolante.

6 commenti:

Unknown ha detto...

che dire.... post BELLISSIMO!!!!
e quella libreria dei sogni te la invidio.

fatacarabina ha detto...

magari un giorno la apro sul serio.

Anonimo ha detto...

avere un'alternativa è vitale!
:)

TeleAut ha detto...

Però, una bella idea per addormentarsi... sicuramente meglio delle pecorelle ;)

Anonimo ha detto...

Se apri la libreria io ci sto :)

Unknown ha detto...

eh! me la ricordavo un po' la libreria dei sogni ed ecco perché ti ho messo per prima nella mia. perché metà del mio sogno l'avevi ispirato tu ed allora bisogna che le robe le facciamo insieme :)

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