Sono così piccola che a volte cammino in mezzo alla gente con il naso all'insù per vedere che succede a quelli più grandi di me, che hanno risposte per tutto, che sanno che direzione precisa ha preso la loro vita.
E sto male quando vedo l'indifferenza attorno a me, l'uso delle parole come armi da guerra, il calpestio continuo delle dignità altrui, la licenza del tu quando non è lecito manco dar del voi perché si dovrebbe star in silenzio, davanti al dolore, e tacere, vergognandosi un pochino di aver aperto bocca solo per portar acqua al proprio mulino della siccità.
Mi sento piccola quando il dolore è troppo grande da descrivere, mi sento piccola davanti agli amori veri, che ti lasciano senza fiato. Sono piccola quando mi accorgo di far del male, senza volerlo, per il mio eccessivo entusiasmo di vivere con me e con gli altri. Mi sento piccola e nuda quando vengo vivisezionata, senza attenuanti. Mi sento piccola ora davanti a questo specchio, sola in questa casa, dopo una giornata di parole afone, che non mi hanno vestito e protetto.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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3 commenti:
Ecco. Lacrimuccia.
Un bacio :*
un bacio a te
Abbraccio grande fata, in ritardo.
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