Il desiderio è come una lupa che ti vive dentro e ulula anche se stai zitta. Nessuno la sente, solo tu la percepisci, netta.
Senti quell'urlo nella notte, quella voglia che sale dalla pancia e arriva diretta alla gola e cerca strada fino alle labbra. E tu, silenziosa, la ricacci indietro con la lingua sperando che nessuno lo senta, quel vibrare interiore che è la tua voglia. Il desiderio si ammansisce, si mortifica, si scaccia, si prende a pedate, ma di notte ritorna. Perché combatte, anche contro di te. Dovresti vivere con lo schioppo puntato verso il tuo addome, per tenerla a bada. Lei vaga, guardinga, alla ricerca di un varco per uscir veloce poi nel prato ad ululare alla luna. Che splende con la sua pelle chiara e assume le sembianze del tuo desiderio, ha i suoi occhi, il suo corpo, le mani gentili. Lei la lupa sa aspettare il momento buono, non è come te che inciampi e cadi e ti rialzi e non vuoi più sentire niente. No, lei aspetta che le tue difese si abbassino, quando di notte il tuo cervello non fa più il guardiano ed esce ad urlare tutta la sua bramosia di carne, di pelle, di saliva, di umori e profumi. E non smette di ululare alla sua luna, alla sua voglia, al suo desiderio di unirsi a quel punto luminoso, così lontano, ma che vorrebbe gli si schiantasse addosso. Ogni notte.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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2 commenti:
bruciante, come una catena portata al collo davanti ad una piazza affollata.
ma poi, è anche il racconto di un'energia profonda e irredimibile, L'ENERGIA, anzi.
buio e caliente. bello.
Mi hai fatto venire in mente una cosa che avevo letto:
"Ho disegnato il tuo volto
Nel posto che mi fa più paura
Per tornare ogni notte a vederlo "
Ecco, soprattutto il desiderio non ha paura del desiderio :-)
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