Fatacarabina

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lunedì 29 settembre 2008

Appunti cubani in stile libero

In aereo con me all'andata c'era Alberto Granado, l'amico di Che Guevara che con l'Ernesto in moto attraversò il latino-america via Ande. Sta bene, nonostante l'età avanzata. Il suo sguardo è sempre quello vivace ed intelligente, che ho conosciuto un anno fa.

In giro per l'Havana, il suo nome non si pronuncia quasi mai. E nessuno sa dove sia e come stia Fidel. Pare che l'unico a saperlo sia Chavez.

Ci sono due cose che non mancano mai a Cuba, il sesso e il rum.

Rum e birra (roncosedin e cervezedan) paiono far miracoli contro il mal di gola...e infatti mi è passato (hic).

L'Havana è una città splendida, ogni angolo va assolutamente scoperto passeggiando a piedi.

Salire su uno degli affollati bus che attraversano la città ti fa a volte sentire come una supposta.

Per vivere a Cuba devi avere una pazienza infinita, anche solo per attendere un bus che forse non passerà mai.

Se andate alla discoteca Macumba a ballare e siete eterosessuali, evitate il lato destro ( guardando il palco) della pista...

Cercavo semi di jerba buena da piantare in giardino...ma pare sia impossibile trovarli in vendita, visto che trattasi di pianta spontanea. Peccato, mi serviva per un buon mojito.

Un sidecar di fabbricazione russa lo compri all'Havana solo se hai buone entrature con il governo della ciudad ( se qualcuno ha dritte...).

Un giro in coco-taxi lungo il Malecon è assolutamente da non perdere.

Bere un daiquiri sul bancone del Floridita a fianco della statua di Hemingway è eccitante. Anche se lui è bronzeo e tu sei mezza stordita.

L'odioso embargo americano ha prodotto una cosa positiva: ha sviluppato al massimo l'arte del riciclo degli oggetti e fatto esplodere ai massimi livelli la fantasia dei cubani.

La povertà a Cuba non è miseria.

L'aragosta enchilada vale da sola un viaggio.

Al cimitero monumentale se andate a trovare la Milagrosa, evitate di darle le spalle.

Il mausoleo del Che a Santa Clara è una tappa fondamentale per chi va a Cuba ed è assolutamente commovente ( il resto delle sensazioni è coperto da privacy).

Se progettate un viaggio a Cuba, ricordatevi di portar via da casa quello che non vi serve più. Mettetelo in valigia, farete la felicità di una famiglia.

All'Havana ho visto i bambini giocare in strada con le trottole. Una gioia per gli occhi. Computer in giro? Ben pochi.

Trinidad meriterebbe un serio investimento internazionale per il restauro del centro storico, che sta cadendo a pezzi.

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