Oggi ho avuto la riprova che sono una talebana delle parole, me la prendo per come spesso vengono usate. Specie nelle comunicazioni più difficili che ci siano mai state, quelle con il viril sesso.
Mi è capitato, in passato, di passare una serata incredibile con un uomo e quello mi saluta il mattino dopo con un "A presto", che io ho sorriso ma poi sono andata avanti due giorni a chiedermi cosa voleva intendere. Poi ho capito che non voleva intendere quello e mi sono chietata. Qualche mese dopo mi ha mollato.
Più "A presto" di così si muore.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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6 commenti:
Concordo sul fatto che siano le comunicazioni più difficili
le frasi del "viril sesso" spesso dietro non nascondono nulla. Siamo dei sempliciotti :)
P.S. A volte neanche davanti siginificano qualcosa :(
a posto siamo :)
Credo che a tromentartio per quei quei due giorni non siano state le parole "a presto" ma il modo come lo ha detto.
Le parole da sole a volte contano poco, il tono...lo sguardo...rivelano di più.
Vabbè, peggio per lui.
Ciao ;-)
NOn credo che sia una questioen di "sesso", ma di "intenzioni".
A seconda delle intenzioni, le parole valgono quanto pesano, oppure niente...
quoto peppermind persino nei puntini di sospensione.
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