Avrei potuto presentarmi con un bouquet di calle odorose, il sorriso accogliente delle rughe d’espressione, la giacca nell’incavo del gomito, come se venissi a prenderti per portarti a passeggiare nel bosco.
Avrei potuto entrare col passo deciso dell’uomo d’esperienza, e con nonchalance sfiorare la seta sui tuoi fianchi, come se non avessi bisogno di sentire che hai gradito l’intenzionalità della carezza.
Posare distrattamente la cartella marrone sulla sedia dove hai forse dimenticato una sottoveste di raso bianco, e slacciare qualche bottone della camicia fingendo che sia il caldo ad arrossarmi le guance non rasate.
Tutto questo, ed anche di più, avrei potuto, se io non fossi l’esattore delle tasse e tu quella che non mi paga, manco morto… Anche fingere che l’odore di bruciato venga dalla pentola che hai sul fuoco, e non dalla foto di un momento che non succederà.
Ma ora vado… e sono seduto alla mia scrivania, dopo l’ormai consueto passaggio all’ufficio postale. La luce al neon proietta un’ombra fredda sulle carte, il modulo ciclostilato recita “La ringraziamo per aver regolarizzato la sua posizione”. Lo firmo distrattamente ed annoto la cifra sul mio sgualcito quadernino con la sua anonima copertina marrone. E’ già la terza volta, questo mese.
La Vecchina Dai Capelli Blu con l’Alzheimer, Truciolo (il falegname strozzato dagli usurai), e la Donna Con I Ricci. Etica, Compassione e… e?
Dal quadernino risulta che per questo mese, del mio stipendio, tolte tutte le spese, è rimasto quanto basta per annegare quell’ “e” in un paio di birre irlandesi.
Carmen mi guarda dal bancone, e da dietro il velo di apatia che annacqua i suoi occhi nerissimi, sembra avermi riconosciuto: un fuori posto, come lei del resto, cameriera siciliana in un pub irlandese a Roma. Non sorride, no, due fuori posto si sommano, non si annullano e non si sorridono.
Accarezzo il bordo del boccale, e penso che magari non pagherai nemmeno il prossimo anno… “tanto ci provano una volta, mandano qui uno sfigato e poi lasciano perdere”, avrai detto alle tue amiche. Io spero. Che non pagherai, dico… così magari l’anno prossimo mi lascerai entrare, ed io non mi troverò a bere una Guinness calda in un pub irlandetneo, mimando il gesto di attorcigliare i tuoi ricci con le dita.
(Paolo dice che l'ha ispirato il mio post sull'esattore in Incontri)
3 commenti:
era un po' che non leggevo.
in compenso conosco tutte le formazioni di calcio del campionato inglese, oramai.
Ma insomma, era tanto che non leggevo. Passando di qua devo dire che ne valeva la pena.
Spero anche io che Ricciola non paghi il prossimo anno.
ciao Nikko, ben tornato qui :)
Posta un commento