di Chiaratiz
In questi giorni mi viene da pensare alle persone schive. Sarà perché mi è capitato di incontrarne una o due, e mi è rimasto questo pensiero dentro che ogni tanto si mette in movimento e mi costringe a rimetterlo in circolo.
Le persone schive tra loro si riconoscono ed è per quello che io le riconosco. Una persona schiva che ho incontrato non sapeva che io ero più schiva di lei e si è ritirata come un riccio per paura che le facessi un complimento. Le persone schive non amano i complimenti: non sanno farli e non sanno riceverli. Cioè li amano, come tutti, ma solo da lontano. Magari per iscritto. Magari di sguincio. Magari non in pubblico. Ma i complimenti diretti le persone schive le mettono in un imbarazzo tale che piuttosto meglio pensare di non essere apprezzate per niente. Almeno ci si sente al sicuro. Almeno non bisogna cercare le parole per dire un grazie che spesso non arriva. Le persone schive spesso passano per maleducate.
Gli estroversi le persone schive non le capiscono mica tanto. Certe volte pensano che siano gente che se la tira, che si fa desiderare, che non è capace di stare al mondo.
Ecco, magari su questo ultimo punto hanno un po' ragione: stare al mondo per le persone schive può essere difficilissimo
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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7 commenti:
Sono molto contenta che la Chiara scriva anche qui, che è casa mia. E che scriva degli schivi, che mi ci ritrovo assai; anche se poi sono anche estroversa, quando non si parla di me, e allora mi ritrovo un pochino comunque.
Essere schivi è una delle principali ragioni per cui si consuma tanta birra alle blogfest :) (brava la Tiz, e brava te a dare un tetto a sto donnino meraviglioso)
Il peggio è essere schivi con l'aggravante di essere biellesi.
Io sono una schiva sociale, nel senso che le persone mi piacciono ma a debita distanza, specialmente se non le conosco bene. Molte non ti lasciano il tempo per farsi conoscere così mi metto sulla difensiva.
Altro il discorso sui complimenti: condivido quello che dici, soprattutto perché sono pochi, in proporzione, i complimenti sinceri. Quando sono troppi, in pubblico e troppo rumorosi mi vengono in mente episodi di groupismo nei quali non mi riconosco per niente.
Al mondo credo di saperci stare, è che a volte c'è troppo rumore di fondo, preferisco le poche parole ma realmente sentite.
e lo schivo compulsivo? l'esagero per nascondere? per fortuna che si scrive.
Ciao a tutti,
faccio un salto qui solo per avvisarvi che oggi ho linkato questo dolcissimo post da me, mi sembrava corretto avvisare.
Buona serata!
scusate l'ignoranza.. ma è un libro? :)
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