Il mio primo giorno all'asilo, l'unica volta che sono stata all'asilo in vita mia, e per di più in un asilo di suore, io sono scoppiata a piangere morsicando un fazzoletto e strillando che volevo mamma. Non tanto per l'odore di pomi cotti che aleggiava in mensa e neanche perché la madre superiore mi diede una pacca sul culo perché disturbavo che ero mancina e mi muovevo sempre per colorare. E manco perché c'era il riposino obbligatorio, dopo mangiato, e si doveva star in silenzio e io invece volevo cantare, che a casa io cantavo sempre. No, sono scoppiata a piangere perchè le altre bimbe mi volevano picchiare, dicevano che io ero quella che aveva i capelli rossi (????) e che aveva detto loro che erano delle sporche al parco. Ma quando, ma dove? A parte che io da neonata ero bionda e non rossa pel di carota...insomma finii in mezzo ad un cerchio di bimbe coi denti da latte e le bocche larghe che mi urlavano che la sporca ero io. Avevano deciso che avevo avuto nella primissima parte della mia vita i capelli rossi, e pure le trecce (????) e lo avevano deciso tutte assieme. Una di loro la ritrovai come vicina di banco in prima elementare. Io le ricordai che era anche merito suo se io al nido c'ero stata solo un giorno e l'edicolante che aveva il negozio accanto all'asilo era dovuta correre a casa di mia madre per avvisarla che la mimi era diventata indemoniata al suo primo giorno dalle suore. Ne abbiamo riso tanto. E siamo diventate amiche, le migliori amiche. Inseparabili fino alla quinta superiore. Abbiamo fatto così tante cose assieme che sembravamo una protuberanza dell'altra. Poi lei andò all'università, io a lavorare. E un giorno, chiacchierando ricordando il passato, mi disse, sottovoce, che era lei quella bimba dai capelli rossi. Quella che urlava che eravamo tutti degli sporchi, al parco.
Da allora, non riuscii più a guardarla allo stesso modo.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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6 commenti:
sono mancino pure io e quindi capisco perfettamente, inoltre ho presente l'odore di pomi cotti. Insomma annuisco.
a me non mi ci hanno mandato all'asilo perché accanto a casa c'era solo quello delle suore.
Adamo, te capisci tanto mi sa
Isa: guarda che mi han portato lì solo perché era l'unico asilo e mamma non sapeva a chi lasciarmi, infatti poi si è dovuta far cambiar turno di lavoro.
Asilo sucks >.>
Più che un asilo un carcere...
Il mio asilo sono stati i nonni, un periodo sicuramnte ovattato quello prescolare.
Lo dico sempre io: dire la verità non paga :D
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