Ci han detto che la crisi non esisteva, anche se noi la sentivamo attorno e nel portamonete.
Adesso arrivano con una manovra di quelle toste, una bella randellata.
Specie per gli enti locali, con tagli ai fondi per Regioni e Comuni. Quelli che forniscono i servizi fondamentali, dagli asili alle mense scolastiche, alla gestione delle scuole primarie; sono quelli che decidono i costi di trasporti pubblici e la tassa dei rifiuti, per intenderci. Adesso che succederà? Ovvio, i servizi dovranno aumentare. Chi ne avrà un danno? Il cittadino.
Dieci miliardi di euro di tagli in tre anni.
A rischio da oggi sono soprattutto le Politiche sociali di molti Comuni. Ma già ieri e l'altro ieri e l'altro ancora mancavano i soldi per garantire gli assegni di minimo vitale, i contributi all'affitto, i contributi di sostegno al pagamento delle bollette. Nel mio Comune in quest'anno è aumentato di molto il numero delle persone che chiedono aiuto al Comune perché non ce la fanno con lo stipendio. Molti sono poveri senza reddito ma ci sono in coda adesso soprattutto i ceti medi, colpiti dalla crisi di Porto Marghera con raffiche di licenziamenti e cassa-integrazioni. Le richieste aumentano, i soldi a bilancio non bastano. Parlo di oggi, non di domani.
Con chi si incazzerà la gente? Col sindaco o con il ministro?
E quindi mentre galleggiamo, in quest'acqua marrone, potremmo farci qualche domanda...
Non era meglio dar un bel colpo a chi per anni ha portato fondi all'estero?
Non era meglio colpire duramente chi ha costruito case fantasma, senza condoni, che danno sempre l'idea in questo paese di fessi che il furbo ha sempre ragione?
Non era meglio una tassa di scopo sugli alti redditi, quelli dei super-manager, riservata proprio a finanziare interventi a favore dei ceti più bassi?
Non era meglio combattere gli evasori fiscali con un sistema limpido, e lo ribadisco, che consenta a tutti di pagare il giusto? Senza star lì a verificare il presunto, che in tempi di crisi è una barzelletta?
Mentre ci pensate, una precauzione: evitate di fare l'onda
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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1 commento:
mi chiedo perché l'opposizione non abbia pensato di dire ad alta voce e ai quattro venti quello che tu scrivi nel tuo ultimo blocco di testo?
e temo di darmi la risposta che mi viene spontanea.
resistere non basterà più.
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