Fatacarabina

Fatacarabina

lunedì 26 aprile 2010

Colpo di pistola

C'era una volta, c'è stata per tutti, non fate gli schizzinosi, c'era una volta dicevo, un tempo in cui lo spasimante di turno mi portava sempre in posti buii e appartati, in macchina. Io preferisco la campagna e la gronda lagunare, là dove arrivarci in macchina, non è che sia facilissimo, ma almeno hai la sicurezza, diciamo, al 90 per cento, che non c'è qualcuno là, nel buio, che ti guarda mentre te sei intento a dar libero sfogo agli ormoni primaverili, ma soprattutto a muoverti evitando di scorticarti con la leva del cambio. Erano anni quelli in cui tornavo a casa, piena di ematomi, che io ho i capillari fragili, ma mi era anche facile nascondere, visto che tra un lavoro attivo e il basket, l'ematoma insomma era di casa. 'Sta cosa degli ematomi da ormoni mi è tornata in mente quando ho visto su un noto SN un disegno, una sorta di kamasutra per chi lo fa in macchina. Mi è venuto da ridere, pensando che come sempre le informazioni giuste non ti arrivano subito quando servono, ma sempre dopo.
E che le macchine dovrebbero venderle con le istruzione accluse anche per quello, (che per me che non ci capisco un niente di motori sarebbe anche più divertente, diciamola tutta) un foglietto nella tasca del sedile, come fanno sugli aerei, con le informazioni che ti dicono anche dove è il sacchetto del vomitino, che io poi quando salgo in aereo, ammetto che guardo se il sacchetto c'è e soprattutto se è vuoto...ma quello è un altro discorso.
E allora, visto che nonostante l'età che avanza, a me l'ormone funziona ancora benissimo e la memoria pure, mi son ricordata di quella sera in cui ero lì distesa sul sedile della Panda e stavo osservando i capelli di questo tipo, che mi piaceva assai all'epoca, e avevo diciamo un pochino il fiato accelerato e ridevo e a un certo punto ho sentito un terzo fiato.
Uno era il mio, il secondo era del capellone ( per la verità dava segnali di una calvizie incipiente ed era quello su cui si era soffermato il mio occhio). E il terzo fiato? Di chi cavolo era? Per un pochino ho lasciato perdere, mi son detta che evidentemente ero arrivata allo stadio delle percezioni superiori, tanto eravamo in un bellissimo parcheggio fronte acqua, in un posto  poco frequentato e c'era il buio attorno. Insomma, c'eravamo solo noi, no?
Poi però l'ho sentito di nuovo, quel terzo fiato, un pochino pesante, e a quel punto ho girato la testa verso il finestrino della Panda, e ho visto un tipo, tarchiato, con le mani attaccate al finestrino, come si fa quando vuoi vedere meglio, e quello mi guardava. Sì, fissava proprio me.
Ho cacciato un urlo che penso di avergli stampigliato l'ugola sul finestrino e lui dal botto dell'ugola contro il vetro, ha fatto un balzo indietro e si è messo a correre verso la sua macchina,  come un Tasmanian indiavolato, ha messo in moto e probabilmente nella furia della partenza o perché c'aveva una ruota mal messa, che ne so io, comunque segno che pure lui di macchine non ci capiva una cippa, uno dei bulloni della ruota, quei cosi che tengono su il pneumatico, e che io non so come svitare, insomma, gli è schizzato via e si è conficcato nel lamierino bianco della mia Panda,  che stavo ancora pagando, producendo un foro che pareva il risultato di una pistolettata. Beh a casa mia per anni han pensato poi che mi avevano sparato contro la macchina. Io li ho lasciati fare, era un pochino come la storia degli ematomi. Comunque da quella sera, solo campi di grano.

8 commenti:

Calzino ha detto...

Che bei tempi mi hai fatto rimembrare...
Anche a me è successa una cosa simile ma in un prato all'aria aperta: mi si è letteralmente attaccato sulla pelle un terzo uomo, un pazzo... e, giuro, non me lo dimenticherò MAI...

kairos ha detto...

di tanto in tanto passo a farti una visitina, spero gradita a te, come al solito sei fantasticamente creativa e stimolante (intellettualmente s'intende), ma questo lo sai già...

fatacarabina ha detto...

beh calzino ecco, attaccato alla pelle no eh

Baol ha detto...

...e da allora ti chiamasti fatacarabina

:D

peppermind ha detto...

Uh, che bella storia d'amore, di altri tempi, motori e pistole...
Certo che a te non possono certo dirti: che ne sai tu di un campo di grano?
:P

Anonimo ha detto...

ciao kairos bentornato :)

hola pepperone :)

prociona

vix ha detto...

a me son successe un paio di cose imbarazzanti in camporella, ma forse perché era di giorno:)

Anonimo ha detto...

racconta vix!!!
prociona

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