"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
sabato 24 aprile 2010
Celui
Ieri a Ferrara pioveva. E io son andata a veder questa mostra, "Da Braque a Kandinsky a Chagall" al palazzo dei Diamanti e c'erano solo nonni a vigilar le sale, entravi in una e ti veniva spontaneo dir "buongiorno", passavi in un'altra e ti usciva un "Buondì" o un "Salve" e c'erano ragazzi intenti a dar un significato, tutto loro, alle opere che vedevano, e c'erano coppie che si tenevano per mano e ascoltavano assieme le audioguide. E c'ero io, con il mio trench bagnato, che me ne son stata per conto mio.
All'inizio mi sentivo un pochino sola, io, che tutti parlavano e io no, poi man mano che passavo di sala in sala, io me ne stavo con me, a guardarmi tutta l'incertezza che indosso ultimamente, che non so bene quel che so dare, io, agli altri, attorno a me.
Sono uscita, con una frase stampata sotto pelle: "Celui qui dit le choses sans rien dire".
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2 commenti:
sei tu se intendi dire che pur restando in silenzio, i tuoi occhi parlano, non sei tu se intendi colui che parla, ma in realtà non dice nulla :D
Te col trench bagnato alla mostra fa tanto quadro di Hopper...
(pure qui non è che fosse asciutto eh...)
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