Quando si è con gli amici, tutto viene più facile. Anche l'emozione, se condivisa, diventa affrontabile. Quindi, questo è per lo splendido quarantenne che ieri sera ha diviso il palco con me per leggere per le schegge di liberazione nella Venezia serenissima, il "sogno del partigiano Saetta". lo ero io, lui era il partigiano. Ci siamo preparati con tanta cura che siamo andati sul palchetto senza manco aver letto una volta assieme tutto il testo. Siamo dei professionisti, noi.
"E se ci viene da ridere", mi ha chiesto prima. "Si ride, poi ripartiamo", gli ho detto. "E se non ci fermiamo?", ha ribattuto. Ecco, non abbiamo riso ma abbiamo saldato la nostra amicizia, su quel palchetto.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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6 commenti:
E siete stati bravissimi. Io dovevo salire sul palco dopo di voi, ma mi avete fatto venire i lucciconi e il groppo alla gola e per poco non mi ammazzo inciampando... :-)
beh mi stavo ribaltando pure io sulla seggiola eh
Peccato non esserci stata.
simple: mi sei mancata
... a noi, che non c'eravamo, piace immaginarcelo leggendo le vostre emozioni :-)
amicizia per superare, avere, dare emozioni.
Deve essere stato bello, mannaggia a me che non sono venuto.
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