Ballavano felici, tutti vestiti bene, come se fosse Capodanno e invece era il 17 ottobre, ma pareva, da quanto erano sorridenti, che fosse l'ultimo dell'anno. Tutti a ballare nel capannone tirato a lustro della fiona. Noi invece eravamo nella stanzina piccola, tutti vicini che faceva anche un pochino di freddo, a mangiar salame cotto, costicine, e le verdure buone dell'orto della fiona. Che quando vai da lei, e mangi le sue verdure, ti riconcili con la terra, che sa ancora di buono. Per davvero.
Noi a cantar " bella ciao", loro a ballare, in tanti, nel capannone.
"Ma che è? Fiona, quella festa di là, che è...E' bello, sono così felici", le ho chiesto.
"E' perché c'è la tv", mi ha risposto lei.
E sono tornata a cantare "bella ciao".
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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5 commenti:
In effetti, preferisco cantare Bella Ciao pure io.
Ah, dimenticavo, ti ho linkato il blog. Spero che non ti dispiaccia. :-)
dispiacermi? ma guarda che fatto da te è un onore :)
che tristezza, la tv intendo. bella ciao anch'io tutta la vita :)
ok, passa il cibo... forza! :D
Io ammetto che sarei andato a ballare >.>
Bella ciao fa tristessa...
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