Ma voi non la sentite nettamente questa sensazione di nausea?
Io sì, bella forte.
E comincio anche un pochino ad aver paura, che qua, nella mia città, il sogno duri poco. ll tempo di un inizio di primavera, per dirla tutta.
Domani c'è la festa dei "Mestrini del mondo", con i nuovi cittadini, gli immigrati stranieri che hanno preso la residenza. Tutti in piazza a farsi conoscere e poi al teatro con il sindaco per una grande festa.
Mi raccontano che qualcosa succede anche qua, di negativo: me lo dicono a voce bassa.
Che al liceo, ci sono ragazzini che indicano i compagni africani con quel "negro di merda", che finora avevo sentito solo allo stadio e mai in quello della mia città.
Far finta di non vedere sarebbe da stupidi, sarebbe come lasciar libero il passo all'intolleranza, quella che parte dalla caccia allo straniero e finisce con la caccia al diverso.
Finora qui si stava bene ma sarà l'andazzo generale, io sento forte la nausea.
Sento parole urlate contro l'apertura di nuove moschee, che poi tali non sono, ma sono luoghi di preghiera. Sento gente che dice che quelli portano via il lavoro ai nostri. Sì, lo dicono anche qui. Sento discutere dei burka e io mi guardo in giro e non ne vedo.
Poi li ritrovo tutti, quelli e questi, a ravanare nel grande frigorifero del centro commerciale, dove si vendono al 50 per cento di sconto, i prodotti di prossima scadenza.
Poi accendo la tv e vedo gente disquisire della passeggiata e del colore dei calzini di un signore, spiato da una telecamera. Lo mostrano come uno stravagante, a me sembra invece uno che è solo.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
sabato 17 ottobre 2009
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3 commenti:
Le cose non potranno che peggiorare, con il beneplacito di certe istituzioni. Guarda Roma, per esempio.
È tutto fortemente voluto, se non auspicato da tanti. Dividi et impera, si dice. Dividi i morti di fame e dagli delle occasioni per odiarsi tra di loro, dividi le città in ghetti, dividi i nativi e i nuovi arrivati, dividi chi guadagna 800 euro al mese ma sempre morti di fame rimarranno e un capro espiatorio ci vuole.
La nausea la sento anche, piuttosto forte, e non mi piace per niente quello che questo paese sta diventando. C'è un odio represso che prima o poi esploderà.
niente da agginngere. concordo con te. purtroppo
>Niki:
cosa sta succedendo a Roma, mi sono perso qualcosa?
C'è stata un'Età Dell'Oro e non me ne sono accorto? Non mi dire che ci sono stati anni felici in cui vivevamo tutti in pace, d'amore e d'accordo, e non me ne sono reso conto?
Sono contento che la Fata abbia goduto finora di un clima più tranquillo del nostro, dai racconti dei miei, dal periodo delle leggi razziali a oggi, mi sembra che le cose non sono cambiate poi troppo. Giusto i soggetti dell'odio. Illusioni sì, ne abbiamo avute tante, ma gli esseri umani, governanti e poveracci come me, intendo, non sono cambiati.
Sicuramente noi romani siamo peggiori perché stiamo messi peggio. Viveteci voi in una città sotto cappella del Vaticanal, con tutte le sedi del potere e guardie ovunque, latitanti solo dove dovrebbero essere.
Mitia, mi dispiace, se da voi c'è più unita di quaggiù, cominciate a mobilitarvi. Noi siamo stanchi, le mazzate cominciano a farsi sentire.
Cazzo, parlo così e, faccio per dire, ho solo 43 anni.
Ti saluto, vado a lavorare.
A via del Plebiscito, proprio davanti palazzo Grazioli.
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