Oggi mi sono svegliata con la voglia di andar a giocare a basket. Io ci ho giocato per anni, dicono che i miei muscoli son stati formati lì, dall'infanzia ai diciott'anni, sul palquet in quindici anni di gioco. E' bello il basket, è uno sport di gruppo e c'è contatto fisico. E a me il contatto fisico piace.
Io prima giocavo pivot, poi mi passarono ala. Tiravo benissimo da tre ma soprattutto ero addetta allo sfracassamento. Degli arti altrui. Mi usavano come macchina da sfondamento, gli allenatori. A me sarebbe piaciuto far le evoluzioni alla Michael Jordan e invece mi tenevano sotto canestro a tirar saccagnoni a destra e a manca per un rimbalzo. Mi appiopparono quel ruolo da piccola, avevo 5 anni, andavo al minibasket. Durante una partita feci contesa di palla con una bimbetta con trecce e occhiali che era la metà di me. Io semplicemente tirai la palla verso di me e poi vidi volare l'avversaria sul parquet. Poi in campo entrò sua madre urlante a soccorrer la piccolina...E mi gridò che ero una assassina. Per fortuna c'era mia mamma, che entrò pure lei in campo per difendermi dal linciaggio...Ma tanto bastò ad appiopparmi quella nomea.
Per allenarmi mi mandavano anche a giocare con i maschi. Lì le prendevo, eh, o finivo irrimediabilmente sotto la doccia vestita, come punizione per i miei trucchetti. Tipo la mossa del gatto: afferri senza farti notare la pelle dell'avversario all'attaccatura tra collo e schiena e vedi come la molla la palla...
Insomma, la verità è questa.
Io che non sono affatto cattiva, che non darei uno schiaffo se non ne andasse della mia incolumità o non fossi incazzata come una bestia, ero nelle squadre in cui giocavo quella che menava di più. Soprattutto per il fatto che se mi toccavano, a me, non mi facevano di solito male. Dicevano...e invece a me basta una pressione eccessiva sulla pelle e mi riempio di ematomi, figuriamoci. La mia adolescenza era tutta un ematoma e chi non sapeva, temeva che a casa mi picchiassero...capita anche adesso, che non gioco più perché ho un ginocchio mal messo e non mi voglio operare. Perché io son distratta e sbatto sulle cose e poi il giorno dopo mi risveglio con la pelle blu...
Capita anche se qualcuno stringe troppo forte, divento blu. Ma continuan tutti a pensare che sono una roccia. E che meno duro. Lo pensa anche il povero amico arbitro che in una partita finì al pronto soccorso, causa mia, disse. Causa sua, dico io. Marcavo stretta una tipina di Burano che pensò bene di liberarsi di me tirandomi un calcio in mezzo alle gambe. Io le caddi addosso, lui, l'arbitro, fischiò contro di me lo sfondamento. Io caddi a terra dolorante, con la palla in mano, che la palla non la devi mollare mai, lo guardai e gliela tirai. Volevo che la prendesse lui...ma sarà stato il male più che l'incazzatura per il fallo ( il quinto, eh) fischiatomi contro erroneamente, io quella palla gliela tirai con la mano sinistra, quella che quando lancia fa male assai, e lui prese la palla diritta tra naso e bocca e cadde all'indietro battendo la testa...Lui pensa ancora che sia colpa mia. Sono anni che non lo vedo più, ma dopo quella partita quando mi incrociava per strada mi salutava sempre ma andava diritto sul lato opposto del marciapiede.
E io ricambiavo e sorridevo...tanto sapevo che se avevo la palla in mano, anche se era dall'altra parte della strada, lo centravo di sicuro... Ma mi spiace che pensi che io ero una che faceva male...
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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15 commenti:
Dina Meneghina
ma certo, come si potrebbe pensare che la colpa fosse tua o che tu certe cose le facessi apposta eh?
Come si potrebbe?
sig : dina meneghina ma non per il naso
novecento: bello vederla apparire qui una volta
sola e metter in dubbio la mia proverbiale bontà da brava ragassa, eh :D
Mi sono perso la palla in tutto 'sto giro, ora dico che fine ha fatto?
.:.
il prossimo post mi racconti della fine della palla, se l'hai rivista ancora, come sta oggi etc. etc. :D
.:.
hermansji :prrrr
Chi sbaglia paga, qual è il problema?
Ti danno un calcio dove ti senti meglio e l'arbitro ti fischia il fallo (che se ce l'avevi minimo quando gli tiravi la palla gliela mettevi al posto della testa per il dolore), pensi che la tua reazione sia stata ipereflessa?
Ahò! J'ha detto pure troppo bene, anzi, quando ti incontra per strada farebbe bene a cambia' proprio marciapiede per sicurezza, tsk.
Ma sono anni che non lo vedo più, claudio ...
Mmmh. E cercarlo per pigliarlo a saccagnoni gridandogli "arbitro cornuto"?
Claudio: Ma no! storia vecchia è!!
Niente botte, solo "arbitro cornuto", in memoria dei vecchi tempi...?
Di tutta la storia (colpi bassi e alti a parte)la cosa che ha preso la mia attenzione è la propensione ad insegnare trucchetti scorretti nello sport (vedi "mossa del gatto").
A me quando giocavo a calcio insegnavano a pizzicare il sedere nei contrasti di testa o mettere un piede sopra quello dell'avversario per impedirgli lo scatto.
Come siamo sportivi! ;-)
Io giocavo da centravanti e ne ho subiti un bel po' di quei tucchetti... il più fastidioso è la palpata alle palle prima di saltare di testa, ti deconcentra, sbagli tenpo >.>
(Mi piace questa fataggressivina... fa del sangue @__@)
peppermind: sì, capitava che nel contatto, producessi in altri situazioni di sanguinamento. Ma mai l'ho fatto con cattiveria eh
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