Fatacarabina

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sabato 26 febbraio 2011

Stati febbrili

Che poi me lo chiedo, quando va così, perché va così. Ieri sera ne parlavo con una amica e lei mi chiedeva perché ogni volta che intuisco che le cose stanno per andare male, io alleggerisco. O almeno ci provo.
Butto là una battuta, un sorriso e cerco di vedere se ce la faccio ad evitare che poi le cose vadano come devono andare, che tanto mi basta una parola per capire, prima, che piega prendono.
Butto la zavorra, le ho detto, che è fondamentale per salire più in alto se sei in mongolfiera.
Ma te in mongolfiera mica ci stai, sei con i piedi per terra, ha ribattuto lei.
E io le ho detto che sì, adesso sto a livello marciapiede. Ma mentre lo dicevo, ho pensato che è proprio così: essere felici è non starci coi piedi per terra ma sollevarsi un attimo, quei 5, 10 centimetri necessari,  e da lì guardare alle cose. E vederle non dico diverse ma più leggere.

2 commenti:

gatto ha detto...

ecco: è proprio ciò che non ho ancora saputo fare. dimmi fata ti prego: come si inizia ad imparare dai propri errori, e quando?

fatacarabina ha detto...

Secondo me si impara sempre, gatto. Il problema è semmai quello di smetterla di ripetere l'errore...e su questo ammetto che è più complicato

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