Fatacarabina

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venerdì 25 dicembre 2009

Polpo family

E' bastato un cappello a forma di polpo, nero, per trasformar il cenone dai miei in una festa a suon di risate. Merito del mio regalino al nipote piccolo, per modo di dire, è alto quanto me, e merito della voglia che ogni tanto scatta in questa famiglia di gente tutta fatta a modo suo, che porta a ridere a crepapelle, con gli adulti maggiori che perdono 60 anni in un colpo, gli adulti medi che ne perdono almeno almeno 30 e si finisce tutti a risentirsi piccoli d'età. Capita, per fortuna, ancora adesso, e la magia del gioco è quella che ti trasforma un cenone in una festa vera.
E' successo anche anni fa, quando i nipoti eran piccoli piccoli, e si era stranamente, non ricordo perché, tutti a casa e tutti a casa dei miei e mio padre con la pompa dava acqua alle piante in giardino, e non so come, dopo 5 minuti, eravamo tutti, grandi e piccoli, cognato compreso, impegnati in una battaglia d'acqua in giardino, un gioco di bande come i ragazzi della via Pal, ma eravamo in via Gobbi, e c'è voluto solo lo sguardo infastidito del vigile di passaggio per calmarci, che dai palazzi attorno ridevano troppo.
E' successo di nuovo ieri sera, senza acqua, ma col cappello da polpo. E il papa doveva ancora scapussarsi.


Buone feste a tutti

4 commenti:

Baol ha detto...

Beh, da buon barese non posso che dire: il polpo fa sempre bene (soprattutto quando è arricciato come si deve e mangiato crudo)

BUON NATALE

Lindalov ha detto...

Auguri, Fata bella. A tutta la famiglia che voi siete.

Baci!

fatacarabina ha detto...

Baol, intenditore
@Linda: tanti auguri anche a te, stelassa :)

peppermind ha detto...

Bellissimo... per fortuna capita anche alla mia famiglia :)
(E ho riso per la chiusura... e, malignamente, ho pensato che quando si è finalmente scapussato, vi sarà venuto un colpo apoplettico, dal ridere...)

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