I miei amici hanno un pub dove altri amici lavorano e altri amici, ancora, vanno a bere e mangiare. E così sul tardi siamo tutti lì, ognuno con i propri legami attorno ad una pinta di birra. Qui è nato l'orto storto, qui nascono battute e gags. Qui nascono discorsi serissimi.
E se ci vai spesso al pub dei miei amici, alla fine, vedi anche le facce degli altri, dei clienti affezionati, degli amici degli amici, e dei saltuari visitatori, che passano oltre il bancone invaso dai nostri sgabelli occupati, e si siedono in sala.
E spesso ne senti e vedi, di belle. Che la gente sembra tutta impettita, tutta uguale e invece scopri delle perle.
Tanto che mi è venuta la voglia di farci una rubrichetta: Pubbari, appunto. Che comparirà qui ogni tanto...
C'è gente che si avvicina al bancone
-che chiede un doppio di salsa rosa per il club sandwich ma poi neanche la tocca.
-che beve 10 whisky in una serata ma poi esclama che "il fumo fa male".
-che chiede forchetta e coltello per mangiare un toast
-che sente queste frasi: "Che budget abbiamo?" "Budget? No, non lo conosco. Che vino è? "
-che usa l'intonazione da opera lirica per ordinare una pinta di doppio malto bionda
-che chiede se la musica di sottofondo è l'ultimo dei Depeche Mode, e si becca un No stereofonico da 50 persone che si girano contemporaneamente e manco li conosci tutti.
- che non offre la birra alla ragazza con cui esce, che a vent'anni evidentemente sono nati con l'imprinting del "paghiamo alla romana".
- che misura massimo 1.65 e arriva regolarmente accompagnato da belle ragazze sopra il metro e ottanta, tacchi esclusi.
- che entra biascicando che offrirà 100 euro per essere accompagnato in auto a cento metri di distanza.
- che considera le donne troppo furbe per lui e vorrebbe per la figlia un futuro sotto il burka.
- che dice che la birra è troppo alcolica, ma poi chiede ron e pera.
- che davanti a pane e nutella sembra che perda i sensi.
- che arriva con il figlioletto e poi lo tiene sveglio a urli fino a mezzanotte passata.
- che non sa sedersi sugli sgabelli quadrati.
E questo è solo un assaggio :)
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
sabato 11 aprile 2009
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3 commenti:
Un assaggio?
Adesso ho quasi fame! :-)
Buona Pasqua
Felice giornata di festa a te, che hai questo soprannome che mi ricorda tanto un vecchio amico .
che bello! ma dov'è questo pub che voglio contribuire anche io alle osservazioni bislacche degli avventori??
Sun
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