Fatacarabina

Fatacarabina

mercoledì 22 aprile 2009

Aggettivi

Scostante. Mi sa che hai sbagliato a definirmi così. Se leggi sul vocabolario l'aggettivo si usa per chi è introverso. E io non lo sono, caro lei. Sull'introverso non ci siamo, eh , no.
Io ho attorno a me un sacco di gente e ci rido e faccio ridere. Forse che tu volevi usare un aggettivo diverso e ti è uscito quello? Dimmelo, caro signore.
Quando volevi ingabbiarmi in una definizione, sei incappato in quella sbagliata. Volevi definirmi come una donna priva di cordialità? Ma non ci siamo! Dai, vatti a leggere lepido. Alla elle, sì. Ecco.
Senti, lascialo aperto il vocabolario, ce lo guardiamo assieme e vedrai che alla fine la troviamo la parolina che mi ingabbia...tu che hai bisogno di paroline per definire altrimenti ti senti privo di riferimenti.
Ehi, no, mica te ne vai...adesso andiamo a cercarla la parolina.
Ecco, vediamo. Sono scontrosa? A volte ma non sempre.
Sono dura? Beh, quello solo con me.
Sono ruvida? Ma come! Vuol dire non uniforme al tatto e scusami al tatto io sono morbida e talvolta sono ruvida solo sul tallone, quando tardo l'appuntamento con la pedicure.
Scorbutica? Ma non ho malattie e soprattutto mai incappata nello scorbuto.
Non la trovi? Dai, non fare quel gnugno da bimbo insoddisfatto. E' semplice, aspetta che la trovo, ecco.
Difficile. Ovvero chi richiede un grosso sforzo per essere compreso. Ohh, ci siamo quasi.
Dentro l'aggettivo difficile mi trovo abbastanza bene.
Non basta però, mi sa, per il tuo cervellino.
Allora vediamo, sono una persona seria, sì, va bene. Ma sono amena? No, lo sarei se fossi un luogo geografico. Non si usa per le persone. Semmai si dice divertente o arguta. Per te vado oltre? Ah, dici pazza? Se intendi la malattia mentale, mica lo so se hai ragione. Se intendi che a volte me ne esco con idee che cozzano con la tua immagine di me, allora può starci ma ce ne sono tante che puoi usare, per le mie idee: balzane e bislacche mi vanno bene, dai. Hanno un bel suono.
Proseguiamo: se volevi dire che io sono seria e pure non seria, ti ascolto sì, volevi arrivare alla fine a definirmi discordante?
Ma io mica sono in opposizione al tuo pensiero per partito preso, è che se non sono d'accordo, lo dico e basta.
Dai, ti aiuto io: volevi dirmi, alla fine, che sono inconcludente.
Anche su questo posso disquisire. Se intendi che sono oziosa, questo è vero e mi pare pure di meritarlo e me ne vanto.
Se intendi che non raggiungo il mio scopo, non so che dirti. E' vero tu mi conosci da secoli e io sono stata ai tuoi occhi tante cose: giocatrice di basket, poi arbitro, e ancora suonatrice di sassofono, studentessa di liceo prima e di scienze politiche poi, raccoglitrice di pomodori estivi, segretaria di un circolo della Fgci, fidanzata per bene. E di nuovo studentessa universitaria e poi aspirante moglie e madre.
Di quei momenti mi resta solo il ricordo, oggi, è vero, hai ragione tu. Risultati? Tu non li vedi. Successo? Non so che dirti.
Ma darmi della inconcludente, mi pare eccessivo. Per te non ho portato avanti alcun scopo. Boh, erano esperienze, utilissime. Mica dovevo andar in giro con le medaglie...
Ah, tu avresti preferito... capisco.
E' tardi, scusami, ora devo andare.
Ti lascio il vocabolario, così finisci di definirmi per bene.
Io ho meglio da fare.
Cosa? Vivere, per esempio.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravissima!
:)

peppermind ha detto...

Bello!

Temo (per lui, mica per te) che darti quell'aggettivo derivi proprio dal fatto che non riesce a dartene uno...

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