Fatacarabina

Fatacarabina

martedì 11 dicembre 2012

E son tornata a casa contenta di me

Treviso, spazio Paraggi. Lezione ad una ventina di corsisti di scrittura creativa.
Io.
Sì, io.
Ne è valsa la pena, anche solo per le risate mentre leggevo "Il terminale", da "Ottanta lettere".
Per la signora che mi ha detto "sì, te scrivi le cose porche ma ci metti un sacco di umanità dentro" e per i baci che alla fine ho dispensato all'alchemico timido pittore e agli altri corsisti.
Bello.

13 commenti:

Baol ha detto...

Mmmm...interessante...mi sa che lo compro 'sto "ottanta lettere"

:D

fatacarabina ha detto...

ah quindi non lo avevi già fatto!!

Le Undicimila Verghe ha detto...

«Scrivi le cose porche»? Ah, ora capisco meglio un po' di cose.

Dove si può comprare o scaricare, 'sto libro sporco?

fatacarabina ha detto...

Uhm me Sa che non ti interessa davvero, ciao

Telramund ha detto...

Che malfidente.

fatacarabina ha detto...

No e' che te vedi cose che io non vedo e il problema non è mio :)

Hans Robert Jauss ha detto...

No e' che te vedi cose che io non vedo

Questo è proprio il meccanismo della fruizione letteraria, o no?

Comunque tanto io il libro se lo voglio lo trovo lo stesso, cicca cicca.

fatacarabina ha detto...

Lo hai davanti agli occhi, cicca cicca

fatacarabina ha detto...

Ma a te il libo non interessa, ti basta criticare, no..?

fatacarabina ha detto...

Libro , che poi mi rinfacci anche l'errore

Jago ha detto...

Io non sono che un critico, ma mi serve materia.

fatacarabina ha detto...

La cerchi qui? Perdi tempo

fatacarabina ha detto...

Divertente comunque l'uso di infiniti nomi diversi, ciao

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