Spettabile signor automobilista
che mi precedi sulla circonvallazione e che ligio alle indicazioni della segnaletica verticale viaggi alla velocità di crociera di 40 chilometri orari quando deviamo verso la strada delle fabbriche. Si vede lontano un miglio che tu sei un signore, hai la giacchetta e fuori ci son 40 gradi. Corri piano, attento a non superare i limiti. Sei curioso, ti guardi attorno come se cercassi una strada che non trovi. Metti anche la freccia quando rallenti e avanzi piano, e io che posso fare? C'è traffico, mica ho fretta, ti sto dietro. Poi vedo che dal tuo specchietto retrovisore scende un rosario, che ondeggia, ondeggia al tuo passo, che non è il mio. Ma io mi adeguo, mica ti supero strombazzando e facendoti le corna. Sei una persona per bene, si vede. Sarai anche nonno, sei religioso se tieni il rosario che ondeggia dallo specchietto retrovisore. Al semaforo, ovviamente c'è il rosso, ti guardo meglio. Porti gli occhiali, hai una faccia che da me si qualifica da "pan comune". Sei un uomo come tanti. Ma che ci fai qui a marciar a passo lento in questa strada tra le fabbriche dove ci sono solo signorine con le seggioline in strada e un lungo viavai di uomini che escono dal lavoro? Che ci fai? Se cerchi il market, io sto andando lì, se vuoi ti faccio strada. Ma c'è traffico e non posso superarti.
E poi ti vedo, spettabile signor automobilista che accosti al semaforo, ovviamente rosso, e parli con lei. Lei mi sa che non ha manco 18 anni ma ha una pancia che non lascia dubbi. E' carina, ha i capelli lunghi e lisci. Porta un paio di short di jeans e la maglietta stretta. La pancia tira la maglia di cotone, non puoi non vederla che ha la pancia ma non è una pancia da bambina grassa cresciuta. No, quella ragazza è incinta. Magari sei un prete, mi dico. Magari sei un volontario, la vuoi aiutare.
E allora accosto e faccio finta di telefonare. E intanto ti osservo, stavolta sono io a guardarti dallo specchietto retrovisore. Parlotti, sorridi, allunghi la mano e tasti la gamba.
Allora capisco, sei arrivo al tuo supermarket, signor automobilista.
E stasera la volevi giovane, bianca, soda e incinta.
Che ti frega a te se è pure clandestina, vero... mi sa che hai applaudito quando son cominciati i respingimenti e hai commentato: "Finalmente!".
Lei sale, tu le sfiori il viso con la mano, e parti sgommando.
Brutto pezzo di merda.
Che l'impotenza sia con te...e ti tolga dalle nostre strade.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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7 commenti:
Ma metti che era suo papà, poareto.
Senza parole
sig
@splendido no no, il padre mica tasta in quel modo, no no :)
Altro che impotenza, un simpatico infarto e non mentre viene, ma appena lei prende i preservativi.
Lo so che non si deve augurare la morte, ma l'infarto per noi uomini ormai è un amico caro, più che un mezzo con cui togliersi dalle balle.
E se tojesse dalle balle, allora, e annamo!
Grazia53:
Ma brutto schifoso e infame, spero che trovi una che ti tagli tutto, almeno dopo guardi e basta.....
Che il diavolo ti accompagni
grazia53
lui mica ha la villa in sardegna e tantomeno un letto grande a palazzo grazioli lui compra cio che il mercato offre cosi come tanti altri comprano braccia... braccia da sfruttare per lavori insani sottopagati
lavori che non possono rifiutare
cosa vuoi che sia in fondo siamo umani.
Fuori dalla mia testa c'è proprio tutto un altro mondo...
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