Fatacarabina

Fatacarabina

domenica 12 luglio 2009

Dal tramonto all'alba

Comincio dal sottofondo. Mettetevi in testa una mazurca, quella che vi piace, canticchiatela come me, che sono all'ascolto, sul Puntino grigio, del Pignagnoli ballabile. Rotta verso Mestre ( occhio, lasciatevi il Passante a sinistra) , è mezzogiorno, ho un impegno, ma voglia di andare a casa pari a zero.
Anche perché viaggio con un Barbaresco a fianco, e mica capita tutti i giorni.
Sono andata a letto all'alba e ho diviso il letto con una
aquilotta banfante, il troglo della felicità, due gattine che hanno amabilmente sopportato il mio lato procione, quello che si arruffa e russa e si spoglia sennò non dorme bene. A loro il merito di non avermelo fatto pesare.
Andando indietro con la memoria, e non è operazione facile, ci sono tante istantanee nella mia testa dalla notte all'alba: tre bei "morti" sul tavolo, tre bicchieri, risate banfanti, un libro di Pignagnoli, ariecco le due gatte, folate gutturali a sinistra e tre bambini che se la spassano. Eccome se la sono spassata quei tre.

Passo oltre, agli abbracci , iniziati con un lungo tramonto, al tavolino del bar davanti alla piazza.
Ho abbracciato tante belle persone. Ho ritrovato la Sancla ed è stato bellissimo stringerla che lei è una amica vera. Ho conosciuto Scritto in grassetto e per grazia ricevuta mi sono apparsi entrambi gli Splendidi e lui mi ha spiazzato e a Lei dico che porta la pace in cuore.
C'era pure Alessandro.

Eravamo tutti là in quel di Gazzo per Mauro e Guido.
Il loro reading è stato bellissimo. Si vede che sono potenti: le zanzare si sono messe paura e han deviato verso Piazzola sul Brenta e il maltempo ha pensato bene di star lontano, che non era aria, eh.
Che sono bravi si sa, io vorrei dire solo che il Guido è un uomo che quando racconta l'amore mi apre il cuore come si apre un melograno ma è uno che quando scende dal palco sa essere piacevole anche standosene in silenzio e questa per me è una dote solenne. E quando sta in silenzio, sorride.
E che il Mauro è uno che quando scrive ti scartavetra l'anima ma ho scoperto che è anche un tiratore scelto sopraffino, che centra con una pallina di plastica in fronte la spettatrice della prima fila. Si vede che è campione di ciccopalmo. Forse dovrebbe cambiar spacciatore di palline ma a uno così bravo gli perdoni tutto, anche la lingua felpata.

Da un reading scivolato via come un Sauterne ( eh , c'ho i postumi) è nato così il "Gazzo camp", spontaneo e quindi perfetto. Fatto di applausi e risate. Per me han pesato gli abbracci, i sorrisi e gli sguardi di intesa, il trovarmi con persone che non avevo mai visto prima ma che ho sentito. Dentro la testa.

Così come in testa c'ho quei tre bambini che se la sono spassata, dal tramonto all'alba.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

sei fatta per essere abbracciata, sappilo

splendidi quarantenni ha detto...

Io l'ho fatto. Ero quello che sembrava un armatore cipriota secondo Alessandro...

fatacarabina ha detto...

Guarda che mi ricordo perfettamente che l'hai fatto e l'ho fatto pure io, e più di una volta pure :)

john ha detto...

Un abbraccio

vix ha detto...

un mesto rosicamento per la distanza...bella pe'vvoi rigà.

Unknown ha detto...

io se si può tornare indietro alla scorsa settimana e ricominciare tutto da capo, io, se si può preferisco.

@vix: e lei si ritenga ufficialmente invitato per il prossimo raduno a Gazzo! :D

fatacarabina ha detto...

preferisco anche io e Vix ce lo metterei nel Gazzocamp

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