Fatacarabina

Fatacarabina

domenica 21 aprile 2013

Cosa rimane?

Mi sto chiedendo cosa rimane.
Non lo so.
Ho visto una volta un uomo dedicare ad una donna una canzone struggente, di quelle che si sentono pochissimo per radio perché sono amore in ogni parola. L'aveva scritta un cantante visionario che sapeva cantare l'amore e quella canzone, se la senti, ti immedesimi e pensi che non ci sia un amore più grande di quello.
Ecco, io l'ho sentita e mi sono immedesimata.
E ho pensato che quella canzone era per me.
Pensarlo è stato come volare.
E per una fata pasticciona volare è uno dei divertimenti più grandi che possano esistere.
Quella canzone fanno bene a trasmetterla poco per radio.

Oggi in piazza, alla festa dei fiori, c'era un bambino piccolo, avrà avuto massimo due anni, in triciclo.
Indossava la maglietta con la S di Superman, con tanto di mantello.
L'ho fissato a lungo,  ho sorriso della sua disinvoltura.
Quel bambino è come quella canzone.
Adesso son qua che voglio una maglietta e un mantello da Superman e un triciclo di legno.


4 commenti:

Baol ha detto...

Mi sa che ognuno ha una canzone così

e sabbia che è scivolata via dalle mani, mentre ti guardi le mani.

http://www.emistore.it/img/art/14.jpg

questa va bene?

fatacarabina ha detto...

se è sabbia a restare ci si fa un castello

magneTICo ha detto...

ah sì ho capito! è il pulcino pio!

fatacarabina ha detto...

Aahahhahahah:)

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