Fatacarabina

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sabato 7 giugno 2008

ma che succede

Venezia si e' scoperta razzista? Il campo Sinti che il Comune di Venezia intende realizzare a Mestre, al posto del vecchio campo aperto da anni nella stessa strada, ma dall'altra parte della circonvallazione è stato osteggiato in questi giorni dalla Lega Nord e dal Pdl. Si spendono soldi per dare case nuove a popolazioni nomadi, quando in città tanti cittadini sono alle prese con il problema della casa . Questa e' la critica.
  Dissentire è lecito ma i toni utilizzati in questa protesta che ha visto impegnati i futuri vicini di casa dei Sinti e i partiti del Pdl contro il progetto che da qualcosa come dieci anni attende di essere realizzato ha portato alla luce un problema che nella nostra città, da sempre a sinistra , se ancora ha un senso usare questo termine, si è cercato di non vedere.
 Tanti non hanno compreso cosa c'era dietro la decisione della giunta Cacciari che ha applicato, tra i pochi Comuni in Italia, le direttive che prevedono di tutelare e favorire l'integrazione dei Sinti, in quanto minoranza etnica. Troppo facile criticare politiche a favore dei cosidetti zingari, termine che comunemente finisce con il far rima con delinquente. Le cose non stanno così. I Sinti sono cittadini italiani, residenti nel nostro Comune. Cittadini come noi a cui va garantito un diritto sancito per legge. Quello di vivere con dignità la loro condizione di comunità, nel rispetto delle loro tradizioni. In campi non melmosi, ma in un bungalow dignitosi.
E' sbagliato tutto questo o la paura del diverso, di ciò che non conosciamo ci spinge a non rispettare le leggi e le decisioni della politica, approvate in passato anche con il voto dell'opposizione che oggi protesta. Poco importa se i manifestanti erano pochi. In realtà c'è chi dal salotto di casa ha approvato la protesta. Ho conosciuto tempo fa un giovane camerunense che mi ha candidamente spiegato di preferire il rigore leghista della città di Treviso all'incoerenza di centrosinistra di Venezia, dove tutti a parole sono tolleranti mentre nei fatti invece ti negano una casa in affitto se sei di colore e il lavoro, beh quello c'è ma in nero, perchè conviene. Integrazione nei fatti, non solo nelle parole, è quella di cui abbiamo bisogno.
Venezia deve capirlo in fretta e rimboccarsi le maniche affinchè il germe del razzismo non abbia facile presa anche a casa nostra. 

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