C'ho amici e conoscenti in giro per lo stivale che quando parlo forse, penso, non è che tutto capiscono perché il gergo, scritto e parlato, è spesso una cosa personale e il veneziano ci sguazza. allora mi pare il tempo di pensare ad un piccolo glossario, il Fatacarabinese.
Tasi va: se lo dico, non è per esortare al silenzio, ma è una esclamazione dall'intento consolante.
Esempio: Soggetto A: Non sono più andato in ospedale, eh
F: Tasi va ( con intonazione sul sorridente andante mosso)
Duri i banchi: vecchio detto dei veneziani che andavano per mare, i banchi sono per la cronaca le assi di legno su cui ci si siede in barca per remare. Ovvero in caso di onda ci si tiene lì per non cadere in acqua. Detto oggi utilizzato per darsi forza.
Infrappuìo: Lo diceva la mia nonna, nella terraferma; lo dico anche io. Quando qualcosa si stropiccia, ego compreso, io lo definisco così.
Te verzo come 'na canocia: L'ho usato pochissime volte. E chi l'ha sentito proferire, si narra, prima ha preso paura per la mia evidente incazzatura. Poi è scoppiato a ridere della grossa. La Canocia è la cicala di mare. L'azione descritta è quella della rottura delle piccole chele per cibarsi dell'interno. Il crack è d'obbligo.
'More: non va inteso come frutto del gelso e neanche come riferimento alla caducità della nostra condizione terrena. Significa Amore, si può usare con chiunque per cui si prova affetto senza intenti diversi.
Tatao: Ciao, riservato a pochi e comprensivi amici. Conseguenza dello choc patito alla vista dei Teletubbies
Il procione ti saluta: ovvero la mia parte istintiva sta prendendo il sopravvento; spesso conseguenza di stimolazioni chimiche dette anche oddio c'ho l'ormone ringalluzzito.
Cavite dal semicerchio: togliti dal semicerchio. Ovvero dammi spazio, che stai invadendo la mia area personale.
Me paro (lui o lei): mi sembra di essere lui o lei. Paro da parere, in veneziano sembrare.
Sboronismi: Detto di molti che si danno le arie.
(post in progress - ne metterò altre quando mi vengono in mente)
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina

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12 commenti:
Hmmm... non dovrebbe essere "infrappuìo", con l'accento sulla "i"?
bravo bravo il mio grammar nazi :)
Qui da noi nell'entroterra diciamo "funfignato"! ;-)
bello!!! :) avanti avanti, che siamo gente fantasiosa
AAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHHH Il procione ti saluta è bellissimo!
lo usate anche nel veneziano il termine "freschin" per inducare qualcosa di maleodorante
indicare cioè :)
indicare cioè :)
go capiò!!! :D sì lo diciamo :D
scusa :D, grazie
Sono un Iraniano, a me piacciono molto gli italiani , e la lingua italiana....
Pensavo L'italiano è facile... però dopo leggero quest'articolo sono rimasta a bocca aperta...! :D
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