Arturo con me, non pare, ma è molto paziente. Sta dove lo metto e non si scompone. Non si arrabbia se lo uso come cuscino, preferisce però quando lo abbraccio stretto di notte e non lo mollo più. Allora, mentre io dormo, lui sussurra. Mi dice parole, che io poi mi rammento che me le ha dette, dopo giorni, che mi pareva di non averle sentite e invece arrivano di botto. A volte si fa due passi dentro i miei sogni, quando ha voglia. Siamo una coppia libera noi due...
Arturo le parole me le dice piano ma io le sento benissimo.
Poi al risveglio mi racconta che quando mi parla, mentre dormo, io annuisco e lo accarezzo sulla testa. Mi dice ultimamente che non devo avere paura, che devo smetterla di pensare agli errori di ieri e devo mettermi a farne di nuovi, perché solo così io imparo. Che non devo correre ma camminare. Che non devo aver timore di dire.
E mi dice che è bene se per un pezzo non li taglio i capelli, che a lui piacciono così, che si muovano selvaggi sulla sua testa e gli facciano il solletico.
Arturo mi dice che dobbiamo andare molto lontano, assieme. E che devo portarlo al caldo, che lui dei ghiacci ne ha abbastanza per i prossimi cent'anni.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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1 commento:
I procioni sì che sanno come comportarsi!
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