Cara amica mia, adesso ti spiego una cosa. Hai mai sentito parlare della tigrite? No?
Io ne ho parlato perché l'ho vista, quindi esiste.
Ecco la tigrite è quel momento, raro e per questo bellissimo, nella vita di una donna in cui la sua femminilità assume le sembianze della tigre. La femminilità se sei donna (e con questo presuppongo che ci siamo intese) e vivi il tuo essere in modo spensierato, senza farti troppe fisime su come dovresti essere per essere perfetta, che è una balla madornale, ha tanti volti.
Cambia con l'età, migliora, peggiora, si frena, si espande, si trattiene, si molla. E' così, ci sono fasi diverse e non sono prevedibili, perché è impossibile. Ma quando arriva il momento della tigre è un momento importante, che la tigre ti diventa compagna del letto, del bagno, della cucina, delle passeggiate in centro, delle cene con gli amici. La tigre ti è dentro ma è come se ti fosse a fianco, ti fortifica, ti mortifica, ti espande tutta. Ti pone davanti all'evidenza della potenza. Ma è furtiva e furba e non si fa vedere da tutti. Anzi la maggioranza, disattenta, a cui manca l'indole giusta, farà finta di niente.
Non preoccuparti.
Quelli che sono bravi a banalizzare tutto dicono che è colpa degli ormoni. La tigre ride sotto i baffi.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
martedì 3 aprile 2012
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