Io non lo so se è stato il ticchettio sulle persiane o se è stato il cambio di temperatura o che, ma io stanotte ho rivisto in sogno tutti i baci che ho dato finora. Non so se ricordate gli ultimi tre minuti del "Nuovo Cinema Paradiso", quello di Tornatore, con l'attore che se ne sta in saletta e rivede tutti gli spezzoni tagliati dei film. Ecco, al posto dell'attore c'ero io con un vestito di seta selvaggia verde e mi riguardavo tutti i miei baci, i primi da piccina, poi quelli incasinati dell'adolescenza, quelli incasinati dei vent'anni, quelli incasinatissimi dei trenta e pure gli ultimi incasinati uguale di questi 40 e passa, e li osservavo con attenzione e passavo dalla lacrima alla risata, come facevo da piccola che prima soffrivo e poi ridevo che comunque non mi ero fatta poi così tanto male.
Sono arrivata alla fine, all'ultimo, e ho sorriso di più forse perché l'ultimo è quello che te lo ricordi meglio che hai ancora tutte le papille gustative sollecitate e loro, le papille, di queste cose tengono memoria e non dimenticano mica mentre magari noi ci conviene di farlo per mille motivi.
Poi mi sono svegliata e c'era la tigre che mi leccava i piedi.
Adesso mi devo comperare un abito di seta verde, che sto benissimo.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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1 commento:
Un brindisi, di abito verde. :)
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