Oggi mi son svegliata e ho ballato subito il tip tap sul mio umore e Arturo è uscito dall'armadio e la tigre si è messa a preparare il caffè e poi mi ha costretto, puntandomi contro un'unghia laccata di rosso (mi sa che ha aperto il cassetto del bagno dove ci sono i trucchi), a mangiare pane caldo col miele e un filino di burro. Arturo si è messo a destra, la tigre a sinistra, io al centro. Tutti a bere caffè macchiato con il latte di mandorla. E poi la tigre mi ha guardato e mi ha detto che la fame è così, non ti lascia mai come ti trova, anche se è fame non di cibo, quella che ti serve a tirare avanti, ma di affetti, sorrisi e abbracci.
Perché è la stessa identica cosa, ha detto.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
giovedì 22 settembre 2011
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1 commento:
Ti piace il caffè alla leccese eh?
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