Oggi mi sono svegliata masticando in bocca questa parola: Fiducia.
Non tanto perché oggi c'è il voto e si capisce se B. regge, che secondo me nella situazione oscena in cui siamo, quello è capace di reggere ancora. E allora questa parola, insomma, non è che piaccia tantissimo...
Lo so....
Ma ci sono anche le vite piccole, come la mia, quelle a cui di solito non si pone interesse, e io ho bisogno di fiducia. Me lo ripeto come un mantra, che devo avere fiducia e allora ho riunito il mio parlamento domestico. Arturo è la Camera, la Tigre il Senato, e sto chiedendo loro la fiducia. In me e in quello che provo.
Adesso gli faccio un bel discorso programmatico.
(Ma a me se mi votano contro, mi dimetto)
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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3 commenti:
se valesse il voto ripetuto, io 316 te li assicurerei :)
vale l'appoggio esterno? :)
Dopo libertà hanno rovinato una parola bellissima come fiducia
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