Il mio lato femminile mi è apparso sotto forma di libellula, gialla e bianca, fine come uno stecco.
Lei svolazza, mi fissa. L'intesa c'è, capisco.
Scoppio a ridere e svolazzo pure io.
Non mi servono sudditi, che mi massaggino le dita dei piedi a comando.
Non mi servono idoli, davanti ai quali inginocchiarmi.
Mi servono complici, per il migliori misfatto che si possa commettere: vivere e non sopravvivere.
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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4 commenti:
Vivere non è difficile potendo poi rinascere cambierei molte cose, un po' di leggerezza e di stupidità.
(Battiato) belo Mitia :D
ciao Claire, bellezza!!
Venerdì sera, mentre mi confessavo con un'amica: "Non so se sia giusto oppure no, non so se è quello che mi serve e non so un sacco di altre cose, ma so che è quello che voglio per immaginare di vivere bene: voglio una complice, non una ragazza da avere accanto". Ecco, per dire :D
Bello. Ma le questioni "sudditi" o "idoli" non rientra, a momenti eh, nel vivere in modo complice? Tipo adorare o essere adorati, anche ambiguamente, parzialmente, ecc.
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