Leone: «Impegniamoci tutti per il Tibet»
«Dobbiamo farci sentire e chiedere che la politica faccia il suo dovere per difendere l’autonomia del Tibet. Il nostro contributo possiamo darlo anche a Mestre, cambiando noi stessi in casa nostra. Questo è il messaggio che ho ricevuto dal Dalai Lama. Possiamo aiutare il Tibet anche sostenendo realtà importanti come la Casa dell’Ospitalità di Nerio Comisso». L’architetto mestrino Giovanni Leone, noto per aver curato il restauro del teatro Toniolo, da anni è impegnato in progetti di volontariato in Oriente. E di fronte alla repressione dei monaci tibetani da parte della Cina invita alla riflessione. A gennaio ha incontrato il Dalai Lama, che teneva una lezione alla scuola per manager di Ahmenadab, in India. «Del Dalai Lama ricordo il sorriso contagioso, il suo discorso sul business che deve garantire la redistribuzione di una parte di profitto, che non ci appartiene Il Tibet non chiede indipendenza ma autonomia, ci ha spiegato, convinto della necessità di un costante confronto con Cina ed India». (m.ch.)
"È vero, zio Stojil, ho visto una fata che ha trasformato un tizio in fiore." "Meglio così che il contrario," risponde Stojil senza togliere gli occhi dalla scacchiera. "Perché?" "Perché il giorno in cui le fate trasformeranno i fiori in tizi, la campagna diventerà infrequentabile."
Fatacarabina
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