ricevo da Giorgio Bassanese e condivido:
Reza Raschidy, sbarcato in laguna, dall'Iran di Reza Pahlavi, per laurearsi in architettura circa una quarantina d'anni fa, non ha perso la voglia di “architettarsi” una nuova professione. E, da buon persioveneziano, organizza eventi culturali, cene conviviali, per condividere e scambiare conoscenze sul tema cibo, radici, identità e contaminazioni...
Venerdì sera 26 ottobre al circolo ARCI Sahara, nella zona Auchan di Mestre, Reza Rashidi, con la Casa della Cultura Iraniana, ha organizzato una cena scandita da un
Preludio
nano paniro sabzi
(crema di feta, erbe aromatiche, noci e olio d’ oliva su crostini)
kuku –ye panir
(feta, semi di coriandolo, zafferano, uova)
kashke badenjan
(crema di melanzane con formaggio di pecora)
Piatto Principale
polò e khorshte kerafs
(riso cotto al vapore servito con intingolo a base di carne di manzo, sedano, menta e prezzemolo)
... e per finire in dolcezza
qottab
dolce a base di farina, noci, pistacchi, cardamomo, cannella accompagnato da chai (tè)
...e dopo cena
(prima del dolce) la parola per condividere saperi culinari.
Ho proposto anch'io il racconto recente di Mitia “Piccolo trattato di Bigolomanzia”: E' stato tanto apprezzato ed applaudito che Mauro Ferrari, docente dell'Università di Padova, che mi aveva preceduto con un suo intervento, mi ha chiesto il testo.
2 commenti:
Mmm, sembra un sacco di roba buona :)
secondo me lo è :)
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